Settembre 2011

Ciao a tutti e benvenuti su questo blog!
D'ora in avanti, il blog cambierà leggermente contenuti: non posterò più notizie varie (del resto avrete notato che è un po' che mancano aggiornamenti), ma mi limiterò a foto di alcuni eventi e commenti vari.
A presto!
Dreaming on Ice



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1 maggio 2011

Mondiali 2011: libero femminile

Nella gara femminile, l'oro va a Miki Ando, una medaglia meritatissima che chiude una grande stagione per l'allieva di Morozov, che quest'anno non ha mai sbagliato un libero: ha vinto grazie al libero le due tappe di Grand Prix, ha vinto il libero nella finale di Grand Prix, nonostante non sia bastato a farla risalire dalla quinta posizione, ha vinto i nazionali ed i Four Continents davanti a Mao Asada, sempre con un ottimo libero.
Meno coinvolgente di ieri probabilmente, Miki apre l'ultimo gruppo e sa di non potersi permettere nessun errore:  e così, a parte uno step out sul doppio toeloop (che probabilmente voleva essere triplo) in combinazione col doppio axel, Miki realizza un ottimo programma e con 195.79 punti conquista il suo secondo titolo mondiale.
Nell'intervista prima del podio, ricorda proprio come vinse il primo titolo, inaspettatamente, a casa sua a Tokyo nel 2007, mentre questo secondo titolo, cercato con la maturità di una grande campionessa, l'ha vinto a Mosca, in Russia, che è diventata un po' la sua seconda casa (visto che si allena qui con Morozov).
La dedica è ovviamente per il popolo giapponese, a cui Miki spera di aver donato almeno un sorriso con la sua performance.

Scivola al secondo posto Yu Na Kim che debutta il suo nuovo free dedicato alla Corea, ma attacca al triplo salchow in combinazione solo un toeloop semplice e semplice viene anche il flip. Ciononostante, la campionessa olimpica pattina un buon programma, ma un po' inferiore allo standard, peraltro altissimo, a cui ci aveva abituati negli ultimi due anni. Probabilmente Yu Na paga anche un po' di nervosismo, evidente al suo ingresso in pista, e infatti come ammette in conferenza stampa pur essendo fisicamente preparata, non era del tutto pronta all'emozione della gara (del resto, anche sul podio cederà all'emozione sciogliendosi in lacrime). 
Da rimarcare che Yu Na, già ambasciatrice Unicef, ha donato il premio per il suo secondo posto al fondo Unicef per la popolazione giapponese.

Terza, Carolina Kostner, che sei anni dopo replica il risultato di Mosca 2005 col suo secondo bronzo mondiale (nel frattempo ha vinto anche l'argento nel 2008). Carolina, finalmente atleta pienamente matura e consapevole dei propri mezzi, incanta come sempre per la grazia e l'eleganza del suo programma sulle note di Debussy, ma soprattutto combatte come non mai su ogni salto, e dopo il primo ottimo triplo flip, va con doppio axel, doppio axel-triplo toeloop, triplo salchow, fino al loop, salto che quest'anno le ha dato qualche problema e che infatti esce singolo la prima volta, ma Carolina riesce con grande grinta ad attaccarci il doppio toeloop, e combatte per atterrare un altro triplo loop. Da ultimo benissimo la combinazione triplo salchow-doppio toeloop-doppio toeloop, ottimo livello 4 nella sequenza di passi (in questi mondiali l'hanno preso Rachael Flatt nel corto e Carolina nel libero). Un buon programma, che batte il record italiano nel free con 124.93 ed eguaglia il personal best di Carolina, stabilito proprio in occasione dell'argento del 2008, nel punteggio totale, 184.68. 
Il bronzo quindi è un grandissimo successo per Carolina, e soprattutto una conferma che l'atleta ha messo alle spalle le pressioni degli ultimi due anni, tornando a divertirsi sul ghiaccio, e secondo me è questa la notizia più bella. 

Dietro di lei, si scambiano le posizioni Alissa Czisny e Alena Leonova. Alena, caricata dal pubblico di casa, pattina un libero stupendo, personalmente il mio preferito di giornata, dimostrando per la prima volta anche ottime doti interpretative ed artistiche, con le sue "Streghe di Eastwick".
Alissa, terza atleta classe 1987 dopo Miki e Carolina e come loro ritornata alla grande quest'anno, invece pattina con la consueta eleganza ed incanta il pubblico, ma cade sul triplo lutz iniziale e scivola in quinta posizione, il suo miglior risultato ai Mondiali (fu 15° nel 2007 e 11° nel 2009).

Solo sesta quindi Mao Asada, campionessa uscente, a cui viene nuovamente degradato il triplo axel, così come il triplo toeloop (che era in combinazione col doppio axel). Dopo una stagione difficile, Mao si era riscattata con l'argento ai Four Continents, ma in questi mondiali non è apparsa al top. Del resto, il suo allenatore Nobuo Sato ha dichiarato alla tv giapponese che Mao ha sofferto parecchio per il disastro che ha colpito il Giappone, perdendo la forma ottimale e forse anche un po' di motivazione per i mondiali in circostanze così tragiche per il suo paese.

Col nono libero, Ksenia Makarova, scivola in settima posizione complessiva. Oltre ad una caduta sul triplo loop, la russa ha sbagliato i conti proponendo una combinazione, triplo salchow-doppio toeloop, non valida e quindi totalmente non conteggiata.

Ottava Kanako Murakami, che recupera due posizioni, scivola invece in nona posizione Kiira Korpi, mentre una ritrovata Elene Gedevanishvili risale cinque posizioni fino a chiudere la gara in decima posizione, eguagliando il suo miglior risultato di sempre ai mondiali. 

Undicesima la tedesca Sarah Hecken, mentre al dodicesimo posto si trova Rachael Flatt, che dopo lo step out sulla prima combinazione (doppio axel-triplo toeloop) ha problemi col flip che esce solo semplice in entrambi i tentativi. C'è da dire che Rachael, come ha rivelato alla fine della gara, ha gareggiato con una frattura da stress alla tibia diagnosticatale proprio il venerdì prima della partenza per Mosca.
Tredicesima Cynthia Phaneuf, seguita dalla francese Meite, dalla minore delle sorelle Helgesson, Joshi.

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