Settembre 2011
Ciao a tutti e benvenuti su questo blog!
D'ora in avanti, il blog cambierà leggermente contenuti: non posterò più notizie varie (del resto avrete notato che è un po' che mancano aggiornamenti), ma mi limiterò a foto di alcuni eventi e commenti vari.
A presto!
Dreaming on Ice
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11 marzo 2012
Europei 2012: Alena Leonova
Alena Leonova scende sul ghiaccio per seconda in quest'ultimo gruppo e ottiene 104.28 punti nel suo libero (il sesto), per un totale di 158.78 punti equivalenti alla settima posizione finale.

Europei 2012: LP ladies (4) - warm up
Ed eccoci all'ultimo gruppo delle ragazze, per cui partirò dal warm up:
Nell'ordine, in questo gruppo pattinano Kiira Korpi, Alena Leonova,...
Nell'ordine, in questo gruppo pattinano Kiira Korpi, Alena Leonova,...
Elene Gedevanishvili, Carolina Kostner, Ksenia Makarova e Viktoria Helgesson.
25 maggio 2011
Cambi di allenatore in vista della prossima stagione
Ancora durante i mondiali si erano diffuse parecchie voci sui vari cambi di allenatore, con l'attenzione concentrata soprattutto sugli allenatori russi ai quali la loro Federazione ha chiesto, in cambio di notevoli vantaggi pratici ed economici, di dedicarsi maggiormente alla squadra nazionale in vista dei Giochi olimpici di Sochi.
Tra gli appassionati si era addirittura parlato di un divieto per questi tecnici di seguire atleti atleti stranieri, ma finora non si è verificata nessuna tanto temuta serrata, ma piuttosto diversi cambiamenti degli atleti e team interessati.
Partendo dalla Russia, dobbiamo partire da Nikolai Morozov che col suo numeroso gruppo internazionale costituisce uno dei team più osservati.
Nikolai continuerà sicuramente ad allenare Miki Ando (che, però l'anno prossimo non gareggerà), così come Florent Amodio (come confermato dal presidente della federazione francese). Sembra che anche Javier Fernandez possa continuare a lavorare con Nikolai, sebbene può darsi che ciò avvenga in maniera meno continuativa del passato. Non ci sono invece al momento notizie di Valentina Marchei, che sta recuperando dall'infortunio che le ha impedito di partecipare ai mondiali, nè di Anna Cappellini e Luca Lanotte, che avevano iniziato a lavorare con Morozov quest'inverno (anche loro comunque non in modo continuativo sembra). Anche per quel che riguarda Elene Gedevanishvili, passata a Morozov proprio poche settimane prima dei Mondiali, non è chiaro il futuro, ma la georgiana dovrebbe rimanere col gruppo.
Al gruppo di Nikolai si sono però aggiunti anche nuovi atleti, in particolare Alena Leonova e la giovane coppia di danza Ilinykh/Katsalapov. I tre atleti avrebbero dovuto raggiungere Morozov negli Stati Uniti, dove gli altri atleti stanno già lavorando con acrobati e ballerini professionisti alla preparazione dei nuovi programmi, ma sono stati trattenuti in Russia da problemi burocratici. Nell'attesa di ottenere il visto, Alena sta ancora allenandosi con la sua ormai quasi ex-allenatrice, Alla Piatova, con la quale i rapporti sono rimasti ottimi; invece Ilinykh / Katsalapov stanno lavorando con Tatiana Tarassova.
Insieme ad Ilinykh / Katsalapov, Zhulin ha perso anche l'altra sua coppia principale, i francesi campioni europei Pèchalat/Bourzat. I francesi avevano annunciato il cambio già durante i mondiali, cambio il loro quasi obbligato poichè nel loro caso le pressioni della Federazione russa sembrano averla avuta vinta sulla volontà di lavorare ancora insieme di atleti e tecnico. I campioni europei in carica hanno perciò lasciato Mosca, trasferendosi negli Stati Uniti da Anjelika Krylova e Pasquale Camerlengo.
Zhulin, che era pronto a proseguire il lavoro con i due promettenti russi, ha però perso anche loro, che come detto si son trasferiti da Morozov.
Da registrare poi anche il cambio per Zhiganshina / Gazsi che da Oberstdorf si trasferiranno a Sofia, per allenarsi con Albena Denkova e Maxim Staviski.
In Germania si aggiungono al gruppo di Ingo Steuer i francesi James/Ciprès.
Notevoli cambiamenti anche in Nord America, dove Rachael Flatt, all'indomani dei mondiali, ha lasciato Tom Zakrajsek, il suo allenatore storico. Come previsto del resto, poichè Rachael aveva ritardato di un anno l'immatricolazione alla prestigiosa università di Stanford per dedicarsi al pattinaggio, ed ora si prepara infatti a iniziare gli studi universitari e si è perciò trasferita a Stanford, dove sta cercando un nuovo tecnico.
Nel cosiddetto "valzer delle coppie" invece, si sono distinti finora Caydee Denney e John Coughlin: Caydee aveva lasciato Jeremy Barrett qualche mese fa, dopo il grave infortunio di lui che ne ha seriamente compromesso la carriera sportiva, mentre John ha lasciato a sorpresa Caitlin Yankowskas dopo i mondiali e poco dopo è giunto l'annuncio della nuova coppia, che si allenerà con Dalilah Sappenfield.
Proprio nello stesso gruppo, si allena già da qualche mese una nuova coppia italiana, Kaela Pflumm e Matteo Guarise (l'ex campione di rotelle): Matteo, tra l'altro, scrive una piccola rubrica sulla rivista "Doppio Axel".
Infine, si è sciolta la coppia danza georgiana costituita da Allison Reed e Otar Japaridze.
Tra gli appassionati si era addirittura parlato di un divieto per questi tecnici di seguire atleti atleti stranieri, ma finora non si è verificata nessuna tanto temuta serrata, ma piuttosto diversi cambiamenti degli atleti e team interessati.
Partendo dalla Russia, dobbiamo partire da Nikolai Morozov che col suo numeroso gruppo internazionale costituisce uno dei team più osservati.
Nikolai continuerà sicuramente ad allenare Miki Ando (che, però l'anno prossimo non gareggerà), così come Florent Amodio (come confermato dal presidente della federazione francese). Sembra che anche Javier Fernandez possa continuare a lavorare con Nikolai, sebbene può darsi che ciò avvenga in maniera meno continuativa del passato. Non ci sono invece al momento notizie di Valentina Marchei, che sta recuperando dall'infortunio che le ha impedito di partecipare ai mondiali, nè di Anna Cappellini e Luca Lanotte, che avevano iniziato a lavorare con Morozov quest'inverno (anche loro comunque non in modo continuativo sembra). Anche per quel che riguarda Elene Gedevanishvili, passata a Morozov proprio poche settimane prima dei Mondiali, non è chiaro il futuro, ma la georgiana dovrebbe rimanere col gruppo.
Al gruppo di Nikolai si sono però aggiunti anche nuovi atleti, in particolare Alena Leonova e la giovane coppia di danza Ilinykh/Katsalapov. I tre atleti avrebbero dovuto raggiungere Morozov negli Stati Uniti, dove gli altri atleti stanno già lavorando con acrobati e ballerini professionisti alla preparazione dei nuovi programmi, ma sono stati trattenuti in Russia da problemi burocratici. Nell'attesa di ottenere il visto, Alena sta ancora allenandosi con la sua ormai quasi ex-allenatrice, Alla Piatova, con la quale i rapporti sono rimasti ottimi; invece Ilinykh / Katsalapov stanno lavorando con Tatiana Tarassova.
Insieme ad Ilinykh / Katsalapov, Zhulin ha perso anche l'altra sua coppia principale, i francesi campioni europei Pèchalat/Bourzat. I francesi avevano annunciato il cambio già durante i mondiali, cambio il loro quasi obbligato poichè nel loro caso le pressioni della Federazione russa sembrano averla avuta vinta sulla volontà di lavorare ancora insieme di atleti e tecnico. I campioni europei in carica hanno perciò lasciato Mosca, trasferendosi negli Stati Uniti da Anjelika Krylova e Pasquale Camerlengo.
Zhulin, che era pronto a proseguire il lavoro con i due promettenti russi, ha però perso anche loro, che come detto si son trasferiti da Morozov.
Da registrare poi anche il cambio per Zhiganshina / Gazsi che da Oberstdorf si trasferiranno a Sofia, per allenarsi con Albena Denkova e Maxim Staviski.
In Germania si aggiungono al gruppo di Ingo Steuer i francesi James/Ciprès.
Notevoli cambiamenti anche in Nord America, dove Rachael Flatt, all'indomani dei mondiali, ha lasciato Tom Zakrajsek, il suo allenatore storico. Come previsto del resto, poichè Rachael aveva ritardato di un anno l'immatricolazione alla prestigiosa università di Stanford per dedicarsi al pattinaggio, ed ora si prepara infatti a iniziare gli studi universitari e si è perciò trasferita a Stanford, dove sta cercando un nuovo tecnico.
Nel cosiddetto "valzer delle coppie" invece, si sono distinti finora Caydee Denney e John Coughlin: Caydee aveva lasciato Jeremy Barrett qualche mese fa, dopo il grave infortunio di lui che ne ha seriamente compromesso la carriera sportiva, mentre John ha lasciato a sorpresa Caitlin Yankowskas dopo i mondiali e poco dopo è giunto l'annuncio della nuova coppia, che si allenerà con Dalilah Sappenfield.
Proprio nello stesso gruppo, si allena già da qualche mese una nuova coppia italiana, Kaela Pflumm e Matteo Guarise (l'ex campione di rotelle): Matteo, tra l'altro, scrive una piccola rubrica sulla rivista "Doppio Axel".
Infine, si è sciolta la coppia danza georgiana costituita da Allison Reed e Otar Japaridze.
1 maggio 2011
Mondiali 2011: libero femminile
Nella gara femminile, l'oro va a Miki Ando, una medaglia meritatissima che chiude una grande stagione per l'allieva di Morozov, che quest'anno non ha mai sbagliato un libero: ha vinto grazie al libero le due tappe di Grand Prix, ha vinto il libero nella finale di Grand Prix, nonostante non sia bastato a farla risalire dalla quinta posizione, ha vinto i nazionali ed i Four Continents davanti a Mao Asada, sempre con un ottimo libero.
Meno coinvolgente di ieri probabilmente, Miki apre l'ultimo gruppo e sa di non potersi permettere nessun errore: e così, a parte uno step out sul doppio toeloop (che probabilmente voleva essere triplo) in combinazione col doppio axel, Miki realizza un ottimo programma e con 195.79 punti conquista il suo secondo titolo mondiale.
Nell'intervista prima del podio, ricorda proprio come vinse il primo titolo, inaspettatamente, a casa sua a Tokyo nel 2007, mentre questo secondo titolo, cercato con la maturità di una grande campionessa, l'ha vinto a Mosca, in Russia, che è diventata un po' la sua seconda casa (visto che si allena qui con Morozov).
La dedica è ovviamente per il popolo giapponese, a cui Miki spera di aver donato almeno un sorriso con la sua performance.
Scivola al secondo posto Yu Na Kim che debutta il suo nuovo free dedicato alla Corea, ma attacca al triplo salchow in combinazione solo un toeloop semplice e semplice viene anche il flip. Ciononostante, la campionessa olimpica pattina un buon programma, ma un po' inferiore allo standard, peraltro altissimo, a cui ci aveva abituati negli ultimi due anni. Probabilmente Yu Na paga anche un po' di nervosismo, evidente al suo ingresso in pista, e infatti come ammette in conferenza stampa pur essendo fisicamente preparata, non era del tutto pronta all'emozione della gara (del resto, anche sul podio cederà all'emozione sciogliendosi in lacrime).
Da rimarcare che Yu Na, già ambasciatrice Unicef, ha donato il premio per il suo secondo posto al fondo Unicef per la popolazione giapponese.
Terza, Carolina Kostner, che sei anni dopo replica il risultato di Mosca 2005 col suo secondo bronzo mondiale (nel frattempo ha vinto anche l'argento nel 2008). Carolina, finalmente atleta pienamente matura e consapevole dei propri mezzi, incanta come sempre per la grazia e l'eleganza del suo programma sulle note di Debussy, ma soprattutto combatte come non mai su ogni salto, e dopo il primo ottimo triplo flip, va con doppio axel, doppio axel-triplo toeloop, triplo salchow, fino al loop, salto che quest'anno le ha dato qualche problema e che infatti esce singolo la prima volta, ma Carolina riesce con grande grinta ad attaccarci il doppio toeloop, e combatte per atterrare un altro triplo loop. Da ultimo benissimo la combinazione triplo salchow-doppio toeloop-doppio toeloop, ottimo livello 4 nella sequenza di passi (in questi mondiali l'hanno preso Rachael Flatt nel corto e Carolina nel libero). Un buon programma, che batte il record italiano nel free con 124.93 ed eguaglia il personal best di Carolina, stabilito proprio in occasione dell'argento del 2008, nel punteggio totale, 184.68.
Il bronzo quindi è un grandissimo successo per Carolina, e soprattutto una conferma che l'atleta ha messo alle spalle le pressioni degli ultimi due anni, tornando a divertirsi sul ghiaccio, e secondo me è questa la notizia più bella.
Dietro di lei, si scambiano le posizioni Alissa Czisny e Alena Leonova. Alena, caricata dal pubblico di casa, pattina un libero stupendo, personalmente il mio preferito di giornata, dimostrando per la prima volta anche ottime doti interpretative ed artistiche, con le sue "Streghe di Eastwick".
Alissa, terza atleta classe 1987 dopo Miki e Carolina e come loro ritornata alla grande quest'anno, invece pattina con la consueta eleganza ed incanta il pubblico, ma cade sul triplo lutz iniziale e scivola in quinta posizione, il suo miglior risultato ai Mondiali (fu 15° nel 2007 e 11° nel 2009).
Solo sesta quindi Mao Asada, campionessa uscente, a cui viene nuovamente degradato il triplo axel, così come il triplo toeloop (che era in combinazione col doppio axel). Dopo una stagione difficile, Mao si era riscattata con l'argento ai Four Continents, ma in questi mondiali non è apparsa al top. Del resto, il suo allenatore Nobuo Sato ha dichiarato alla tv giapponese che Mao ha sofferto parecchio per il disastro che ha colpito il Giappone, perdendo la forma ottimale e forse anche un po' di motivazione per i mondiali in circostanze così tragiche per il suo paese.
Col nono libero, Ksenia Makarova, scivola in settima posizione complessiva. Oltre ad una caduta sul triplo loop, la russa ha sbagliato i conti proponendo una combinazione, triplo salchow-doppio toeloop, non valida e quindi totalmente non conteggiata.
Ottava Kanako Murakami, che recupera due posizioni, scivola invece in nona posizione Kiira Korpi, mentre una ritrovata Elene Gedevanishvili risale cinque posizioni fino a chiudere la gara in decima posizione, eguagliando il suo miglior risultato di sempre ai mondiali.
Undicesima la tedesca Sarah Hecken, mentre al dodicesimo posto si trova Rachael Flatt, che dopo lo step out sulla prima combinazione (doppio axel-triplo toeloop) ha problemi col flip che esce solo semplice in entrambi i tentativi. C'è da dire che Rachael, come ha rivelato alla fine della gara, ha gareggiato con una frattura da stress alla tibia diagnosticatale proprio il venerdì prima della partenza per Mosca.
Tredicesima Cynthia Phaneuf, seguita dalla francese Meite, dalla minore delle sorelle Helgesson, Joshi.
29 aprile 2011
Mondiali 2011: short femminile
Si è concluso poco fa il corto femminile, con l'attesissimo ritorno di Yu Na Kim, che non ha deluso i fan, conquistandosi subito il primo posto.
Un corto emozionante, con diverse atlete che propongono buone combinazioni triplo-triplo, ma anche alcune sorprese.
Non passano il turno la spagnola Sonia Lafuente, la danese Karina Johnson, la svizzera Bettina Heim, la slovena Dasa Grm, l'austriaca Belinda Schönberger e l'ungherese Viktoria Pavuk.
Del primo gruppo di atlete riescono a qualificarsi per il libero l'ucraina Irina Movchan e la giovane finlandese Juulia Turkkila, che migliora di pochi decimi il suo personal best.
Molto bene, nel secondo gruppo l'australiana Cheltzie Lee, che realizza un'ottima combinazione triplo-triplo e pattina un corto vivace ed esplosivo, conquistandosi il diciottesimo posto. Bene anche la veterana inglese Jenna McCorkell, la cinese Bingwa Geng e l'estone Glebova, ma alla fine di questo gruppo è al comando la francese Mae Berenice Meite, all'esordio mondiale, che con 53.26 punti chiuderà all'undicesimo posto, mentre in quattordicesima posizione si trova l'elegante canadese Amelie Lacoste.
Il terzo gruppo si apre con le performance negative di Sonia Lafuente e Viktoria Pavuk, che terminano qui la gara, rispettivamente in venticinquesima e trentesima posizione.
Dopo di loro invece pattina molto bene l'esordiente belga Ira Vannut, già ammirata agli europei, che si conquista la diciassettesima posizione, mentre la tedesca Sarah Hecken va in dodicesima posizione. Subito dopo è il turno delle due sorelle Helgesson, prima la maggiore, Viktoria, che però cade e scivola in ventiquatresima posizione, mentre Joshi all'esordio nei mondiali pattina molto bene il suo programma e si trova in sedicesima posizione.
Negli ultimi due gruppi si trovano tutte le favorite per le medaglie. Inizia l'esordiente giapponese Kanako Murakami, che per l'occasione ha un nuovo costume molto elegante (ma forse poco adatto al suo vivace "jumping Jack"): Kanako apre con la combinazione triplo toeloop-triplo toeloop (ma il secondo verrà considerato sottoruotato), seguito da triplo flip e doppio axel (anche questo atterrato male). In tutto ottiene 54.86 punti, che la collocano in decima posizione.
Dopo di lei, Cynthia Phaneuf pattina un buon programma su musiche spagnole, ma purtroppo il triplo lutz della combinazione viene solo doppio e perciò la campionessa canadese viene fortemente penalizzata (nel corto infatti, nella combinazione, che è richiesta con un triplo) e con 52.62 punti si trova in tredicesima posizione, subito davanti alla connazionale Lacoste.
Invece Alena Leonova, che sfoggia una nuova pettinatura, incoraggiata dal pubblico di casa, parte molto carica e pattina alla perfezione il suo "Circus", con triplo toeloop-triplo toeloop, triplo flip e doppio axel conquistandosi con 59.75 punti il quinto posto e l'accesso alla finale nell'ultimo gruppo di merito.
Anche Carolina Kostner parte convinta col suo bellissimo flamenco, ma purtroppo la caduta sta in agguato sul triplo flip: ciononostante, e con la sorpresa della stessa gardenese che nel kiss&cry lo attendeva delusa, il punteggio è molto alto, 59.75. L'azzurra ha quindi lo stesso punteggio della Leonova, ma poichè le è inferiore nel punteggio tecnico, le va dietro in classifica, collocandosi al sesto posto (piazzamento che comunque le consentirà di pattinare nell'ultimo gruppo domani).
La seconda atleta russa, Ksenia Makarova, è pure galvanizzata dal pubblico di casa e pattina un grande short, con triplo toeloop-triplo toeloop, triplo loop e doppio axel e finirà la gara in terza posizione con 61.62 punti.
Chiude questo gruppo Elene Gedevanishvili, che purtroppo scivola in classifica alla quindicesima posizione (per lei triplo lutz-doppio toeloop, triplo toeloop sottoruotato, doppio axel, in tutto 51.61 punti). Peccato, ma considerando che è da pochissimo passata sotto la guida di Morozov avrà probabilmente modo di rifarsi a breve.
L'ultimo gruppo è aperto da una straordinaria Miki Ando che, non solo ottiene il punteggio tecnico più alto della gara, 34.20 (grazie a triplo lutz-doppio loop, triplo loop, doppio axel), ma sulle musiche di "Mission" incanta anche dal punto di vista artistico (i suoi saranno i secondi components della gara, con 31.38) e ottiene il secondo posto complessivo con 65.58 punti.
L'elegantissima Alissa Czisny, con 61.47, si piazza in quarta posizione, con triplo lutz-doppio toeloop, triplo flip e doppio axel, ma soprattutto con le sue trottole che le valgono una standing ovation.
Seguono le performance invece più negative di Kiira Korpi, che cade sul triplo toeloop iniziale e manca la combinazione (finendo con 55.09 in nona posizione) e Rachael Flatt, che dopo il buon triplo flip-doppio toeloop, realizza solo doppio il lutz (è obbligatorio, come già detto, un triplo nello short) e si gioca così punti preziosi: per la statunitense 57.22 punti che valgono l'ottava posizione, ma anche la soddisfazione di aver fatto un netto salto in avanti nei components, soprattutto grazie a questo short sulle musiche di "East of Eden", cambiato a metà stagione che le permette di mostrare un nuovo aspetto del suo pattinaggio, più lirico e potente.
Ultime due a scendere in pista, le grandi rivali Asada e Kim. Prima è il turno di Mao, che purtroppo però sbaglia il triplo axel iniziale, che verrà degradato, bene sul triplo loop, ma anche il triplo flip della combinazione (col doppio loop) viene considerato sottoruotato (era atterrata, come nel caso dell'Axel, su due piedi).
L'assenza del triplo, come nel caso di Rachael, la penalizza moltissimo e Mao si trova perciò, con 58.66 punti, in settima posizione e scenderà in pista domani nel penultimo gruppo di merito.
Yu Na Kim invece non delude all'attesissimo debutto della sua Giselle (molto bello anche il costume, ideato dall'atleta insieme al suo coach Oppergard), e dopo un brutto step out sul triplo lutz iniziale, riesce a recuperare la combinazione sul successivo triplo flip (aggiungendo il doppio toeloop), dimostrando una grandissima prontezza, e presenta poi un buon programma che le permette di finire lo short al comando con 65.91 punti.
9 marzo 2011
Gala per Mishin
Alexei Mishin, il famoso allenatore russo, ha festeggiato ieri i 70 anni con un grande gala a S. Pietroburgo.
L'allenatore, che è anche laureato in ingegneria meccanica (e ha ideato alcuni strumenti per aiutare i pattinatori, specialmente nei salti), è entrato in pista su un piccolo palco mobile, sospinto da un gruppo di ragazzi.
Nel gala si sono esibiti i suoi più famosi allievi passati e presenti, tra cui Urmanov, Plushenko (no, purtroppo Yagudin non l'hanno convinto stavolta XD), Lambiel, Weir, Gachinski, Makarova, Leonova, Tutkamysheva, Kavaguti / Smirnov.
Ma andiamo con ordine...
Mishin è entrato spinto dai suoi allievi, su questo piccolo palco, "Kiss&Cry", seduto accanto a sua moglie (anche lei ex-pattinatrice ed ex-allieva del professore Mishin, come viene chiamato).
Dopo i numeri di gruppo, è stato il turno del campione olimpico del 1994, Alexei Urmanov, che ha pattinato sulle musiche di Cher e di Eros Ramazzotti.
Subito dopo ha pattinato un giovane allievo di Mishin, di soli otto anni, e quindi è stato il turno di Elizaveta Tutktamysheva, la promessa russa tornata solo il giorno prima dai mondiali juniores (dove ha conquistato l'argento).
Subito dopo, Tamara Moskvina, grande allenatrice delle coppie, è scesa sul ghiaccio facendo gli auguri all'ex-partner con cui aveva vinto un argento (1968) ed un bronzo europeo (1969), nonchè un argento mondiale (1969).
Quindi hanno pattinato Katharina Gerboldt (che fino a un paio d'anni fa pattinava in singolo allenandosi con Mishin) ed Alexander Enbert.
Dopo un'altra pausa in cui Gorshkov e Piseev si sono complimentati a loro volta con Mishin, è sceso in pista il campione nazionale russo, Konstantin Menshov, scatenato su un medley di James Bond.
E quindi si è proseguito con altri due pattinatori adorati dal pubblico, Johnny Weir sulle note di "Heartbroken" e Stéphane Lambiel con "la Traviata".
Dal momento che Stéphane nella sua esibizione è caduto due volte (però tentando due quadrupli!!!), è stato richiamato per dare prova della sua specialità: una stupenda trottola, tanto che Mishin stesso alla fine la definito "Kings of spins"!
Si è concluso così il primo tempo dello spettacolo, mentre tutti si domandavano che fine avesse fatto Plushenko. Ed infatti, Evgeni, che tanto aveva contribuito all'organizzazione di questo show, è stato messo k.o. dalla febbre e ha dovuto rinunciare ad eseguire tutti i numeri previsti, limitandosi, nel primo tempo, ad un omaggio al suo tecnico.
La seconda parte era accompagnata da Dima Bilan, il cantante vincitore dell'Eurovision nel 2006 (e molto amico di Plushenko). Il primo ad esibirsi è stato Johnny Weir.
L'allenatore, che è anche laureato in ingegneria meccanica (e ha ideato alcuni strumenti per aiutare i pattinatori, specialmente nei salti), è entrato in pista su un piccolo palco mobile, sospinto da un gruppo di ragazzi.
Nel gala si sono esibiti i suoi più famosi allievi passati e presenti, tra cui Urmanov, Plushenko (no, purtroppo Yagudin non l'hanno convinto stavolta XD), Lambiel, Weir, Gachinski, Makarova, Leonova, Tutkamysheva, Kavaguti / Smirnov.
Ma andiamo con ordine...
Mishin è entrato spinto dai suoi allievi, su questo piccolo palco, "Kiss&Cry", seduto accanto a sua moglie (anche lei ex-pattinatrice ed ex-allieva del professore Mishin, come viene chiamato).
Dopo i numeri di gruppo, è stato il turno del campione olimpico del 1994, Alexei Urmanov, che ha pattinato sulle musiche di Cher e di Eros Ramazzotti.
Subito dopo ha pattinato un giovane allievo di Mishin, di soli otto anni, e quindi è stato il turno di Elizaveta Tutktamysheva, la promessa russa tornata solo il giorno prima dai mondiali juniores (dove ha conquistato l'argento).
Subito dopo, Tamara Moskvina, grande allenatrice delle coppie, è scesa sul ghiaccio facendo gli auguri all'ex-partner con cui aveva vinto un argento (1968) ed un bronzo europeo (1969), nonchè un argento mondiale (1969).
Quindi hanno pattinato Katharina Gerboldt (che fino a un paio d'anni fa pattinava in singolo allenandosi con Mishin) ed Alexander Enbert.
Dopo un'altra pausa in cui Gorshkov e Piseev si sono complimentati a loro volta con Mishin, è sceso in pista il campione nazionale russo, Konstantin Menshov, scatenato su un medley di James Bond.
E quindi si è proseguito con altri due pattinatori adorati dal pubblico, Johnny Weir sulle note di "Heartbroken" e Stéphane Lambiel con "la Traviata".
Dal momento che Stéphane nella sua esibizione è caduto due volte (però tentando due quadrupli!!!), è stato richiamato per dare prova della sua specialità: una stupenda trottola, tanto che Mishin stesso alla fine la definito "Kings of spins"!
Si è concluso così il primo tempo dello spettacolo, mentre tutti si domandavano che fine avesse fatto Plushenko. Ed infatti, Evgeni, che tanto aveva contribuito all'organizzazione di questo show, è stato messo k.o. dalla febbre e ha dovuto rinunciare ad eseguire tutti i numeri previsti, limitandosi, nel primo tempo, ad un omaggio al suo tecnico.
La seconda parte era accompagnata da Dima Bilan, il cantante vincitore dell'Eurovision nel 2006 (e molto amico di Plushenko). Il primo ad esibirsi è stato Johnny Weir.
Quindi hanno pattinato Yuko Kawaguti ed Alexander Smirnov, e poi è stato il turno di Alena Leonova.
Quindi ha pattinato Artur Gachinsky, seguito poi da Ksenia Makarova e di nuovo da Gerboldt / Enbert.
Infine, è tornato sul ghiaccio anche uno scatenatissimo Stéphane:
Dopo di lui ha pattinato Ksenia Makarova, e poi, a chiusura dello show, un Plushenko febbricitante (come abbiamo detto, ancora nel pomeriggio era stata incerta la sua partecipazione), ma ugualmente perfetto sul suo "Caruso".
29 gennaio 2011
Europei: Programma libero donne
Sicuramente possiamo già dire che il podio della gara femminile è il più bello di questi Europei. L'atleta di casa, Sarah Meier, all'ultima gara di una carriera costellata da brutti infortuni ha ottenuto il suo risultato più importante vincendo con un programma impeccabile il titolo europeo. Bellissimo e perfetto il suo programma, entusiasta il pubblico e commovente l'intervista nel kiss&cry con Lambiel.
Seconda, grazie ad un ottimo primo libero, l'azzurra Carolina Kostner, autrice di una grande rimonta dal sesto posto che le permette di mettere da parte i "brutti pensieri" riaffiorati ieri. Il suo "Aprés midi d'un faune" ottiene un punteggio altissimo per la parte artistica, mentre c'è qualche errore nella parte tecnica dove si registra una caduta sul triplo loop, un livello 2 nei passi e uno step out sul triplo flip, che però Carolina ha proposto per la prima volta in questa stagione (prima non le riusciva per via di un infortunio al ginocchio).
Scivola al terzo posto la vincitrice dello short, Kiira Korpi, che scende sul ghiaccio subito dopo l'italiana ed evidentemente sente la pressione, commettendo qualche errore di troppo e ottenendo solo il quarto libero.
Come Kiira, anche la russa Ksenia Makarova pattinava sulla musica di "Evita", e anche lei ha commesso diversi errori nel suo programma scivolando al quarto posto finale (quinto libero per lei).
Libero invece molto positivo per Alena Leonova, che dopo il tredicesimo posto dello short, esegue il terzo libero rimontando così fino alla quinta posizione. Un'altra nota di merito va a Ira Vannut, la giovane pattinatrice belga ai suoi primi Europei, che ottiene il miglior punteggio tecnico di giornata, terminando la gara in settima posizione.
Infine, libero difficile per Valentina Marchei che, come dice dopo ai microfoni di Raisport, si era infortunata alla caviglia durante gli allenamenti della mattina. L'azzurra cade due volte e commette diverse imprecisioni, ottenendo solo il quattordicesimo libero, che la fa scivolare al decimo posto complessivo.
L'altra azzura in gara, Alice Garlisi, termina la gara al ventunesimo posto, risalendo una posizione dal corto.
Qui i risultati ufficiali del libero e finali.
I risultati finali:
1 Sarah MEIER SUI 170.60
2 Carolina KOSTNER ITA 168.54
3 Kiira KORPI FIN 166.40
4 Ksenia MAKAROVA RUS 162.04
5 Alena LEONOVA RUS 154.31
6 Viktoria HELGESSON SWE 151.66
7 Ira VANNUT BEL 150.66
8 Elene GEDEVANISHVILI GEO 147.96
9 Mae Berenice MEITE FRA 138.74
10 Valentina MARCHEI ITA 137.44
11 Sarah HECKEN GER 137.43
21 Alice GARLISI ITA 112.36
Seconda, grazie ad un ottimo primo libero, l'azzurra Carolina Kostner, autrice di una grande rimonta dal sesto posto che le permette di mettere da parte i "brutti pensieri" riaffiorati ieri. Il suo "Aprés midi d'un faune" ottiene un punteggio altissimo per la parte artistica, mentre c'è qualche errore nella parte tecnica dove si registra una caduta sul triplo loop, un livello 2 nei passi e uno step out sul triplo flip, che però Carolina ha proposto per la prima volta in questa stagione (prima non le riusciva per via di un infortunio al ginocchio).
Scivola al terzo posto la vincitrice dello short, Kiira Korpi, che scende sul ghiaccio subito dopo l'italiana ed evidentemente sente la pressione, commettendo qualche errore di troppo e ottenendo solo il quarto libero.
Come Kiira, anche la russa Ksenia Makarova pattinava sulla musica di "Evita", e anche lei ha commesso diversi errori nel suo programma scivolando al quarto posto finale (quinto libero per lei).
Libero invece molto positivo per Alena Leonova, che dopo il tredicesimo posto dello short, esegue il terzo libero rimontando così fino alla quinta posizione. Un'altra nota di merito va a Ira Vannut, la giovane pattinatrice belga ai suoi primi Europei, che ottiene il miglior punteggio tecnico di giornata, terminando la gara in settima posizione.
Infine, libero difficile per Valentina Marchei che, come dice dopo ai microfoni di Raisport, si era infortunata alla caviglia durante gli allenamenti della mattina. L'azzurra cade due volte e commette diverse imprecisioni, ottenendo solo il quattordicesimo libero, che la fa scivolare al decimo posto complessivo.
L'altra azzura in gara, Alice Garlisi, termina la gara al ventunesimo posto, risalendo una posizione dal corto.
Qui i risultati ufficiali del libero e finali.
I risultati finali:
1 Sarah MEIER SUI 170.60
2 Carolina KOSTNER ITA 168.54
3 Kiira KORPI FIN 166.40
4 Ksenia MAKAROVA RUS 162.04
5 Alena LEONOVA RUS 154.31
6 Viktoria HELGESSON SWE 151.66
7 Ira VANNUT BEL 150.66
8 Elene GEDEVANISHVILI GEO 147.96
9 Mae Berenice MEITE FRA 138.74
10 Valentina MARCHEI ITA 137.44
11 Sarah HECKEN GER 137.43
21 Alice GARLISI ITA 112.36
Ecco la nuova campionessa europea, Sarah Meier
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