Settembre 2011

Ciao a tutti e benvenuti su questo blog!
D'ora in avanti, il blog cambierà leggermente contenuti: non posterò più notizie varie (del resto avrete notato che è un po' che mancano aggiornamenti), ma mi limiterò a foto di alcuni eventi e commenti vari.
A presto!
Dreaming on Ice



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23 agosto 2011

Nuova coppia: Samuelson / Gilles

Emily Samuelson era rimasta senza un partner all'inizio dell'estate, quando Evan Bates aveva annunciato lo scioglimento della coppia. I due atleti, che pattinavano insieme dal 2000 ed erano stati i campioni del mondo juniores del 2008, avevano dovuto saltare tutta la scorsa stagione a causa di un infortunio di Evan, colpito durante un sollevamento dalle lame di Emily.

Avevano ripreso ad allenarsi lo scorso marzo, ma qualcosa non funzionava più come prima e dopo un paio di mesi avevano quindi deciso di separarsi.
Evan Bates aveva subito ritrovato una partner in Madison Chock, appena separatasi da Greg Zuerlein (che ha abbandonato l'attività agonistica per dedicarsi allo studio).
Emily invece durante l'estate ha provato con diversi partner (Collin Brubaker, Paul Poirier e Keiffer Hubbell tra gli altri), finchè ad inizio agosto non si è recata a Lake Placid per provare anche con Todd Gilles. I due si sono trovati fin da subito molto bene, hanno provato passi, sollevamenti, twizzles e qualche obbligatorio facendosi filmare da alcuni amici e sottoponendo i video, tra gli altri, a Zoueva / Shpilband (che allenavano Samuelson / Bates). Dopo circa una settimana di prove e viste le reazioni positive degli allenatori e degli amici, i due atleti hanno deciso di pattinare insieme ed ora dovranno qualificarsi per i Nazionali americani.

Todd Gilles è il fratello maggiore di Piper, che ha annunciato un paio di settimane fa la nuova partnership con Paul Poirier, ed Alexe. Todd ha pattinato con Trina Pratt (vincendo i nazionali junior nel 2005) e Jane Summersett (dal 2007 al 2010, settimi sia ai nazionali che ai Four Continents nel 2010).

I due si alleneranno da soli a Lake Placid fino alla fine di agosto (Todd deve terminare il proprio lavoro qui) e nel frattempo cercheranno un allenatore e inizieranno a pensare ai programmi per la prossima stagione: la scelta dovrebbe cadere tra Zoueva / Shpilband (ex-allenatori di Emily, che era passata sotto di loro con Evan proprio la scorsa estate), Chesnichenko e Nechaeva (che avevano allenato per anni Emily ed Evan Bates), Camerlengo e Krylova (che avevano allenato Todd e Jane Summersett) e, infine, Patti Gottwein (che aveva allenato Todd e Trina Pratt).

11 agosto 2011

Pang / Tong salteranno il Grand Prix

La coppia cinese Pang / Tong ha annunciato ieri che salterà il GP, per riposarsi e dedicarsi alla rifinitura dei programmi, visto che è dalle Olimpiadi del 2010 che non hanno più avuto un momento di pausa.
La stessa scelta è già stata fatta da Yu Na Kim, che però a differenza dell'anno prossimo, dovrebbe rientrare per i Four Continents, e da Miki Ando che invece salterà tutta la stagione.

28 luglio 2011

Nuova coppia: Gilles / Poirier

Anche in questo caso l'annuncio ufficiale, pubblicato ieri, non è giunto del tutto a sorpresa: Paul Poirier e Piper Gilles pattineranno insieme per il Canada.

Come ricorderete, Paul Poirier e Vanessa Crone avevano annunciato, a sorpresa, la fine della loro partnership poco dopo i Mondiali di Mosca, dove erano giunti decimi. Un risultato forse un po' deludente, dal momento che la coppia poteva vantare un settimo posto ai Mondiali 2010, ma soprattutto il bronzo alla finale del GP 2010 e il titolo nazionale 2011 (complice l'assenza di Virtue/Moir). Ciononostante entrambi hanno più volte ribadito che non era stato questo risultato a spingerli a sciogliere la coppia, ma piuttosto una serie di altri fattori in seguito al quale ciascuno dei due aveva deciso di seguire la propria strada.

Paul Poirier ha dichiarato di aver provato in questi mesi a pattinare con diverse giovani canadesi e di aver anche provato a sondare le possiblità di pattinare con Emily Samuelson (anche lei fresca di separazione da Evan Bates), ma alla fine Piper è stata l'atleta con cui si è subito trovato bene e con la quale intende proseguire.
Dall'altra parte, Piper, sorella gemella di Alexe (che da quest'estate, dopo aver lasciato Zakrajsek, si allena a Detroit con Sato e Dungjen), può vantare un nono posto ai mondiali junior del 2010 (in coppia con Zach Donohue) e dopo la rottura con Zach aveva lasciato Colorado Springs per andare a Los Angeles, dove aveva iniziato ad allenare e pensava anche di ritirarsi.

I due atleti, entrambi dicianovenni, saranno allenati da Carol Lane (che già allenava Crone/Poirier) a Toronto e le loro coreografie saranno curate da Chrisopher Dean (con cui entrambi hanno già lavorato).
L'esordio in competizione sarà ai prossimi nazionali canadesi, mentre per vederli sulla scena internazionale dovremo aspettare un'altra stagione poichè Piper, che ha gareggiato l'ultima volta nel 2010 per gli Stati Uniti, deve aspettare due anni prima di pattinare per il Canada (secondo le regole ISU, inoltre la federazione americana ha già dato il permesso per questo cambio).

6 luglio 2011

Olimpiadi del 2018 assegnate a Pyeong Chang

Oggi a Durban, in Sud Africa, l'assemblea del CIO ha scelto la sede dei Giochi Olimpici Invernali del 2018.
Erano rimaste tre candidate: Annecy, Monaco di Baviera e Pyeong Chang.
Annecy era considerata la meno favorita, poichè aveva garantito meno investimenti e sembrava avere meno sostegno dal proprio governo (Sarkozy non si è visto alle presentazioni davanti al CIO).
Monaco e Pyeong Chang erano le due grandi rivali: Monaco aveva recuperato terreno nell'ultimo anno, giungendo a proporre un buon piano per le olimpiadi e garantendo buoni finanziamenti; inoltre, dopo le olimpiadi del 2012 a Londra, le prossime edizioni dei Giochi saranno a Sochi nel 2014 e a Rio de Janeiro nel 2016, per cui Monaco poteva puntare sul ritorno delle Olimpiadi nell'Europa Centrale, nel solco della tradizione. Inoltre la Germania non vinceva le Olimpiadi proprio dai tempi di Monaco 1972, mentre la Francia aveva già avuto anche i giochi di Albertville nel 1992.
La Corea del Sud invece proponeva per la terza volta consecutiva Pyeong Chang, e dopo due bocciature, era ora la favorita. La squadra coreana ha puntato molto nella sua presentazione sull'apertura dei Giochi al mondo, quindi sulla necessità di riportarli in Asia (dove finora si sono svolte solo due edizioni, Sapporo 1972 e Nagano 1998, sempre in Giappone), anche per promuovere gli sport invernali in una zona in forte crescita economica ed "aprire l'orizzonte" dei giochi.

Come già era accaduto per la candidatura di Sochi 2014 (promossa da Plushenko, allora fresco vincitore dei giochi di Torino), anche in quest'occasione tutte e tre le città erano rappresentate da pattinatori: Gwendal Peizerat per Annecy (insieme, tra gli altri, agli sciatori Vidal e Pernilla Wiberg), Katarina Witt per Monaco (insieme a Beckenbauer) e Yu Na Kim per Pyeong Chang.

Per la prima volta dal 1995, quando venne scelta Salt Lake City per il 2002, la vincitrice è stata decretata già alla prima votazione: la coreana Pyeong Chang ha ottenuto subito 63 voti (ne bastavano 48), Monaco 25 e Annecy 7 voti.

Grande gioia per la delegazione coreana, mentre una Yu Na Kim in lacrime non esclude di poter pattinare ai Giochi nel proprio paese (avrà 27 anni).



29 giugno 2011

Nuova coppia: Chock / Bates

Ieri è arrivata la conferma ufficiale, dopo giorni di voci a proposito, dello scioglimento della coppia di danza americana di Emily Samuelson e Evan Bates. Oggi, dopo che già era girata più volte la voce nei giorni scorsi, un articolo ha confermato che Evan ha già trovato una nuova partner: Madison Chock. La coppia Chock / Zuerlein si era infatti sciolta già qualche settimana fa, quando Greg aveva annunciato di voler abbandonare il pattinaggio per dedicarsi allo studio, mentre Madison era alla ricerca di un nuovo partner.
Tra l'altro nello stesso articolo si conferma ulteriormente l'arrivo di Valentina Marchei a Detroit, da Sato e Dungjen nel prossimo weekend (in teoria, Valentina dovrebbe preparare qui anche i programmi della prossima stagione con Pasquale Camerlengo).

28 giugno 2011

Ufficiale la separazione tra Emily Samuelson e Evan Bates

Da circa una settimana girava voce che la coppia di danza Samuelson / Bates si fosse sciolta, notizia riferita da un giornale locale. Fino ad oggi mancava però l'annuncio ufficiale e si poteva quindi ancora sperare in un ripensamento dei due atleti. Stasera però è uscito il comunicato ufficiale che sancisce la fine di questa partnership, durata ben dieci anni.
I due infatti pattinavano insieme dal 2001, e avevano vinto i titoli nazionali intermediate (2002), novice (2005) e junior (2007). Inoltre si erano distinti a livello internazionale con l'argento alle finali del GP junior nel 2007 e il titolo mondiale junior 2008 pochi mesi dopo.
Quindi il passaggio ai senior, con l'argento ai nazionali 2009 e il bronzo nel 2010, che però gli era valso la partecipazione ai Giochi di Vancouver, dove avevano ottenuto un buon undicesimo posto.

La scorsa primavera il passaggio dai loro allenatori storici, Chesnichenko e Nechaeva, della scuola di Ann Arbor, al team di Zoueva e Shpilband a Canton. In autunno però un brutto infortunio, in cui la lama di Emily aveva ferito gravemente Evan, che gli aveva impedito di gareggiare quest'anno.

Oggi appunto la notizia dello scioglimento della coppia, con l'intenzione di entrambi gli atleti di continuare a pattinare con dei nuovi partner (e, ovviamente, visto il gran numero di separazioni delle coppie nordamericane e non solo, si sprecano le ipotesi).

24 giugno 2011

Valentina Marchei si trasferisce a Detroit

La Gazzetta dello Sport di ieri riporta la notizia che Valentina Marchei ha interrotto la collaborazione con Morozov e si trasferirà presto a Detroit da Yuka Sato e Jason Dungjen.
Ricordiamo che dopo la stretta della federazione russa sui propri allenatori, si era parlato molto del futuro del gruppo di Morozov, composto da molti atleti tra i quali solo Miki Ando e Florent Amodio sembravano sicuri di rimanere nel team. Javier Fernandez si è trasferito da Orser, mentre al già numeroso gruppo si erano aggiunti Elene Gedevanishvili, Alena Leonova e Ilinykh/Katsalapov.
Ieri appunto l'annuncio che anche Valentina lascia Nikolai Morozov, con cui si allenava dal 2008, per trasferirsi a Detroit, dove troverà un altro gruppo affiatato composto tra gli altri da Jeremy Abbott, Adam Rippon e Alissa Czisny.

15 giugno 2011

Cambio di allenatore anche per Adam Rippon

Adam Rippon, campione mondiale junior 2008 e 2009 e vincitore dei Four Continents 2010, aveva abbandonato in aprile Brian Orser, continuando però ad allenarsi a Toronto, con Ghislain Briand.
Dopo che l'estate scorsa Yu Na Kim aveva abbandonato Orser trasferendosi a Los Angeles, Adam era diventato l'atleta di punta dell'ex-campione canadese. Quest'anno però non era stato all'altezza delle aspettative e dopo il bronzo di Skate Canada ed il quarto posto di Skate America, Adam si era dovuto accontentare del quinto posto sia ai nazionali sia ai Four Continents, dove era andato a difendere il titolo della passata stagione.
In aprile perciò era giunto l'annuncio del divorzio da Brian Orser, ma non da Toronto, dove Rippon era rimasto ad allenarsi con Ghislain Briand.

Oggi il nuovo annuncio: Adam ringrazia Briand per averlo guidato in questo periodo di transizione, dopo il quale ha deciso di trasferirsi a Colorado Springs da Jason Dungjen, che insieme alla moglie Yuka Sato allena Alissa Czisny e Jeremy Abbott. A questo proposito c'è da dire che Jeremy, uno dei rivali più temibili di Adam, si allena prevalentemente con Sato, mentre Rippon sarà seguito da Dungjen.

Fonte: Universalsport

14 giugno 2011

Cambio di allenatore per Ashley Wagner e Javier Fernandez

Il cambio era nell'aria da qualche giorno, dopo che la stessa Ashley aveva scritto di essersi spostata in California, e già erano numerose le voci sulla sua scelta finale. Alla fine, oggi l'annuncio ufficiale: la pattinatrice americana terza ai nazionali nel 2008 e nel 2010, ma sesta quest'anno dopo un periodo difficile, ha lasciato Priscilla Hill, con cui però dichiara di esser rimasta in ottimi rapporti e di poter pensare di tornare in futuro ad allenarsi, per passare sotto la guida di John Nicks, ad Aliso Viejo in California.
La causa della separazione sembra sia legata al fatto che atleta e allenatrice avevano un rapporto di amicizia troppo stretto, mentre Ashley sentiva ora il bisogno di avere un allenatore che la spronasse di più e la aiutasse a tirar fuori il meglio di sè. John Nicks, che vanta tra i suoi ex-allievi Sasha Cohen, ha notato come Ashley possieda già un buon mix di capacità tecniche ed artistiche e per cui lavorerà soprattutto per portarla al suo limite, ponendosi come coach severo piuttosto che come un amico.
Nella nuova sede, la Wagner sarà anche più vicina al suo coreografo, Phillip Mills, con cui ha già preparato i programmi della prossima stagione: corto sulle musiche di Pollock, libero sulla colonna sonora del "Cigno Nero".

Fonte: icenetwork

Invece, giunge un po' più inaspettato l'annuncio di Javier Fernandez, benchè si sapesse che dopo il "forte invito" della Federazione Russa ai propri allenatori a concentrarsi soprattutto sui pattinatori russi, la permanenza del campione spagnolo nel team di Morozov fosse incerta. 
Morozov infatti aveva già dichiarato che avrebbe tenuto con sè Amodio (che comunque si avvale anche della collaborazione di altri tecnici: ad esempio, in questo periodo il francese si trova da Zakrajsek negli Stati Uniti per uno stage) e Miki Ando, mentre maggiore incertezza c'era appunto sugli altri atleti del suo gruppo. Infatti, al già ben numeroso "team Morozov" si sono aggiunti questa primavera pure Elene Gedevanishvili, Alena Leonova e Ilinykh/Katsalapov.
Javier oggi ha quindi annunciato di aver lasciato il gruppo e di aver intenzione di allenarsi per ora un mese in Canada, con Brian Orser, e si riserva di valutare dopo questo periodo se continuare a lavorare con l'ex-allenatore di Yu Na Kim e Adam Rippon oppure cercare ancora un altro tecnico.

12 giugno 2011

Plushenko potrà ritornare alle gare

Lo zar del pattinaggio, campione olimpico nel 2006, argento nel 2002 e nel 2010, che aveva perso l'eleggibilità per le gare dell'ISU l'anno scorso, potrà tornare alle gare.
L'anno scorso infatti Plushenko avrebbe dovuto partecipare ai mondiali di Torino, a fine marzo, e ad un gala in Russia la settimana dopo i mondiali stessi. Un infortunio, di lieve entità ma sufficiente a comprometterne la preparazione e soprattutto ad impedirgli di affrontare tutti gli elementi di gara, lo aveva costretto a ritirarsi dai Mondiali a pochi giorni dal via. A quel punto però la Federazione Russa aveva deciso di ritirargli il permesso di partecipare al gala proprio all'ultimo momento, ma Evgeni aveva deciso di onorare comunque questo contratto.
A questo punto, avendo partecipato ad un gala non sanzionato dalla propria federazione o dall'ISU, era scattata la squalifica e la perdita dell'eleggibilità. Inoltre Plushenko non aveva neanche usufruito della possibilità di fare ricorso contro questa decisione.
C'è da dire però che in base all'articolo per cui è stato squalificato, gli rimaneva pur sempre la possibilità di chiedere nuovamente l'eleggibilità senza alcun problema, tramite la sua federazione.

Tra parentesi da brava fan, mi permetto di far notare che quindi gran parte delle accuse e delle proteste contro l'eventualità di un suo ritorno dovuto a "favoritismi" o "politica", sono in realtà del tutto prive di fondamento, poichè questa possibilità era proprio prevista dal regolamento.

Comunque, Evgeni qualche mese fa aveva scritto la lettera ufficiale alla Federazione Russa, chiedendo che venisse portato all'attenzione dell'ISU il suo caso e potesse riavere l'eleggibilità.
In questi giorni si è riunito il consiglio ISU (a breve avremo tutte le novità), e ha deciso di riconferire a Plushenko l'eleggibilità.

L'atleta, che ha già preparato parte dei nuovi programmi da gara, potrà quindi partecipare a tutte le gare dalla prossima stagione.

Resta ora da vedere cosa deciderà di fare, anche perchè vi è pure una brutta notizia per i suoi fan: Evgeni si è operato al ginocchio venerdì scorso a Monaco, e quindi occorrerà vedere i tempi di recupero.

8 giugno 2011

Si separano anche Chock / Zuerlein

La voce girava da qualche giorno tra gli appassionati, e ieri si è purtroppo concretizzata. La coppia americana di danza formata da Madison Chock e Greg Zuerlein, campione del mondo junior nel 2009, ha annunciato di essersi sciolta.
La coppia era nata nel 2007, e si era allenata a Canton col team Shpilband - Zoueva, vincendo nella loro seconda stagione insieme tutte le loro tappe di GP junior, la finale GP junior, i nazionali junior ed appunto i mondiali. L'anno seguente erano passati ai senior, e quest'anno avevano conquistato due bronzi al Grand Prix (Skate Canada e Bompard), così come il bronzo ai nazionali (dietro i compagni di allenato Davis/White e Shibutani). Infine, avevano debuttato ai mondiali con il nono posto.

Greg intende dedicarsi a tempo pieno allo studio, mentre Madison rimarrà col team di Canton ed è già alla ricerca di un nuovo partner.

4 giugno 2011

Novità dal Nordamerica, Giappone e Russia

Questa settimana è arrivata del tutto inaspettata la notizia della separazione della coppia Vanessa Crone e Paul Poirier, campioni nazionali canadesi. I due, dopo aver ottenuto il terzo posto alla finale del Grand Prix e ai Four Continents, hanno probabilmente risentito negativamente del risultato dei mondiali, dove sono arrivati decimi.
Tuttavia, nulla è ancora trapelato sui motivi della separazione di questa coppia, che pattinava insieme da 10 anni. Paul è già attivamente alla ricerca di una nuova partner e ovviamente si sprecano i pettegolezzi al proposito.

Nel frattempo, sempre dal Canada, arriva l'annuncio del ritiro definitivo dalle gare per Joey Russell, che si dedicherà allo studio.

Dagli Stati Uniti invece la notizia del cambio di allenatore per Agnes Zawadzki, quarta agli scorsi nazionali e bronzo ai mondiali junior di quest'anno (dopo l'argento del 2010). Agnes si è separata da Tom Zakrajsek con cui si allenava dal 2007 ed è tornata dal suo coach precedente David Santee, che l'aveva già allenata per sette anni (2000-2007) a Chicago. La giovane statunitense si allenerà in parte col nuovo coach, in parte ancora a Colorado Springs insieme a Christy Krall, allenatrice anche di Patrick Chan.

Su tutt'altro versante, Rena Inoue e John Baldwin Jr., coppia americana ritiratasi pochi anni fa, hanno annunciato di attendere un bambino. Festeggia anche Nobunari Oda che aveva rinviato il matrimonio previsto per fine aprile a causa dei mondiali. La cerimonia si è svolta la settimana scorsa e Nobunari, ancora infortunato, avrà qualche settimana per godersi la famiglia.

Daisuke Takahashi, che era stato operato il 19 maggio per rimuovere i chiodi dal ginocchio, è stato dimesso dall'ospedale a fine mese e, se tutto andrà bene, potrà ricominciare gli allenamenti sul ghiaccio a fine giugno. Ricordiamo infatti che il bronzo olimpico di Vancouver aveva dichiarato che questa sarebbe stata la sua ultima stagione, ma dopo i deludenti mondiali (quando per di più si staccò la lama del pattino durante il libero) ha deciso di proseguire e non ha escluso neppure di arrivare fino a Sochi.

Infine, a proposito di atleti che puntano a Sochi, la Federazione russa ha ufficialmente inviato la richiesta all'ISU per il ripristino dell'eleggibilità di Evgeni Plushenko: la decisione è attesa entro metà mese.

25 maggio 2011

Cambi di allenatore in vista della prossima stagione

Ancora durante i mondiali si erano diffuse parecchie voci sui vari cambi di allenatore, con l'attenzione concentrata soprattutto sugli allenatori russi ai quali la loro Federazione ha chiesto, in cambio di notevoli vantaggi pratici ed economici, di dedicarsi maggiormente alla squadra nazionale in vista dei Giochi olimpici di Sochi.
Tra gli appassionati si era addirittura parlato di un divieto per questi tecnici di seguire atleti atleti stranieri, ma finora non si è verificata nessuna tanto temuta serrata, ma piuttosto diversi cambiamenti degli atleti e team interessati.

Partendo dalla Russia, dobbiamo partire da Nikolai Morozov che col suo numeroso gruppo internazionale costituisce uno dei team più osservati.

Nikolai continuerà sicuramente ad allenare Miki Ando (che, però l'anno prossimo non gareggerà), così come Florent Amodio (come confermato dal presidente della federazione francese). Sembra che anche Javier Fernandez possa continuare a lavorare con Nikolai, sebbene può darsi che ciò avvenga in maniera meno continuativa del passato. Non ci sono invece al momento notizie di Valentina Marchei, che sta recuperando dall'infortunio che le ha impedito di partecipare ai mondiali, nè di Anna Cappellini e Luca Lanotte, che avevano iniziato a lavorare con Morozov quest'inverno (anche loro comunque non in modo continuativo sembra). Anche per quel che riguarda Elene Gedevanishvili, passata a Morozov proprio poche settimane prima dei Mondiali, non è chiaro il futuro, ma la georgiana dovrebbe rimanere col gruppo.

Al gruppo di Nikolai si sono però aggiunti anche nuovi atleti, in particolare Alena Leonova e la giovane coppia di danza Ilinykh/Katsalapov. I tre atleti avrebbero dovuto raggiungere Morozov negli Stati Uniti, dove gli altri atleti stanno già lavorando con acrobati e ballerini professionisti alla preparazione dei nuovi programmi, ma sono stati trattenuti in Russia da problemi burocratici. Nell'attesa di ottenere il visto, Alena sta ancora allenandosi con la sua ormai quasi ex-allenatrice, Alla Piatova, con la quale i rapporti sono rimasti ottimi; invece Ilinykh / Katsalapov stanno lavorando con Tatiana Tarassova.

Insieme ad Ilinykh / Katsalapov, Zhulin ha perso anche l'altra sua coppia principale, i francesi campioni europei Pèchalat/Bourzat. I francesi avevano annunciato il cambio già durante i mondiali, cambio il loro quasi obbligato poichè nel loro caso le pressioni della Federazione russa sembrano averla avuta vinta sulla volontà di lavorare ancora insieme di atleti e tecnico. I campioni europei in carica hanno perciò lasciato Mosca, trasferendosi negli Stati Uniti da Anjelika Krylova e Pasquale Camerlengo.
Zhulin, che era pronto a proseguire il lavoro con i due promettenti russi, ha però perso anche loro, che come detto si son trasferiti da Morozov.

Da registrare poi anche il cambio per Zhiganshina / Gazsi che da Oberstdorf si trasferiranno a Sofia, per allenarsi con Albena Denkova e Maxim Staviski.
In Germania si aggiungono al gruppo di Ingo Steuer i francesi James/Ciprès.

Notevoli cambiamenti anche in Nord America, dove Rachael Flatt, all'indomani dei mondiali, ha lasciato Tom Zakrajsek, il suo allenatore storico. Come previsto del resto, poichè Rachael aveva ritardato di un anno l'immatricolazione alla prestigiosa università di Stanford per dedicarsi al pattinaggio, ed ora si prepara infatti a iniziare gli studi universitari e si è perciò trasferita a Stanford, dove sta cercando un nuovo tecnico.

Nel cosiddetto "valzer delle coppie" invece, si sono distinti finora Caydee Denney e John Coughlin: Caydee aveva lasciato Jeremy Barrett qualche mese fa, dopo il grave infortunio di lui che ne ha seriamente compromesso la carriera sportiva, mentre John ha lasciato a sorpresa Caitlin Yankowskas dopo i mondiali e poco dopo è giunto l'annuncio della nuova coppia, che si allenerà con Dalilah Sappenfield.
Proprio nello stesso gruppo, si allena già da qualche mese una nuova coppia italiana, Kaela Pflumm e Matteo Guarise (l'ex campione di rotelle): Matteo, tra l'altro, scrive una piccola rubrica sulla rivista "Doppio Axel".

Infine, si è sciolta la coppia danza georgiana costituita da Allison Reed e Otar Japaridze.

1 maggio 2011

Mondiali 2011: free dance

Nella danza podio tutto targato Shpilband / Zoueva, con la scuola di Canton che vince l'oro grazie agli americani Meryl Davis e Charlie White, che chiudono una stagione straordinaria, con il loro raffinato Tango. Velocissimi come sempre i twizzles iniziali, particolari i sollevamenti, Meryl e Charlie pattinano un programma intenso e perfetto.
Alle loro spalle i campioni olimpici Tessa Virtue e Scott Moir, che al ritorno anche loro dopo un anno di pausa (in cui Tessa è stata nuovamente operata), presentano per la prima volta il loro libero, sulle musiche di Temptation di Diana Krall e Mujer Latina, scatenatissimi trasformano la pista in una discoteca, divertendosi e divertendo il pubblico, con una velocità straordinaria nei passi e dei sollevamenti particolari e perfettamente in sintonia con la musica, tanto che alla fine la Megasport Arena li tributa una meritatissima standing ovation. Bellissimo e originalissimo il loro programma, che però risulta di due punti inferiore a quello degli americani sul piano tecnico e viene anche pagato un punto in meno sul piano artistico.

Terzi, a sorpresa (e i primi a sorprendersi sembrano essere proprio loro) sono i fratelli americani Maia ed Alex Shibutani, tecnicamente perfetti e con un programma che riesce ad esaltarne i pregi.
Ciononostante fa discutere gli appassionati il loro punteggio artistico, già molto alto per questa coppia che viene direttamente dagli junior.

Si giocano il bronzo con una caduta di Fabian, che trascina a terra anche Nathalie, i francesi che per pochi centesimi scivolano in quarta posizione, mentre quinti gli ottimi Weaver / Poje, con un coinvolgente tango sulle musiche di Moulin Rouge. Seste e settime le due coppie russe, Bobrova / Soloviev ed Ilinykh / Katsalapov (questi ultimi distratti dal clamore del pubblico proprio all'inizio del loro programma), entrambe autrici di qualche errore, ma forse anche un po' sottopagate dai giudici.
Ottimi ottavi, infine, gli azzurri Anna Cappellini e Luca Lanotte, seguiti poi da Chock / Zuerlein e Crone / Poirier. Perdono una posizione nel libero, finendo al diciannovesimo posto, Guignard / Fabbri.

Qui i risultati ufficiali.

Mondiali 2011: libero femminile

Nella gara femminile, l'oro va a Miki Ando, una medaglia meritatissima che chiude una grande stagione per l'allieva di Morozov, che quest'anno non ha mai sbagliato un libero: ha vinto grazie al libero le due tappe di Grand Prix, ha vinto il libero nella finale di Grand Prix, nonostante non sia bastato a farla risalire dalla quinta posizione, ha vinto i nazionali ed i Four Continents davanti a Mao Asada, sempre con un ottimo libero.
Meno coinvolgente di ieri probabilmente, Miki apre l'ultimo gruppo e sa di non potersi permettere nessun errore:  e così, a parte uno step out sul doppio toeloop (che probabilmente voleva essere triplo) in combinazione col doppio axel, Miki realizza un ottimo programma e con 195.79 punti conquista il suo secondo titolo mondiale.
Nell'intervista prima del podio, ricorda proprio come vinse il primo titolo, inaspettatamente, a casa sua a Tokyo nel 2007, mentre questo secondo titolo, cercato con la maturità di una grande campionessa, l'ha vinto a Mosca, in Russia, che è diventata un po' la sua seconda casa (visto che si allena qui con Morozov).
La dedica è ovviamente per il popolo giapponese, a cui Miki spera di aver donato almeno un sorriso con la sua performance.

Scivola al secondo posto Yu Na Kim che debutta il suo nuovo free dedicato alla Corea, ma attacca al triplo salchow in combinazione solo un toeloop semplice e semplice viene anche il flip. Ciononostante, la campionessa olimpica pattina un buon programma, ma un po' inferiore allo standard, peraltro altissimo, a cui ci aveva abituati negli ultimi due anni. Probabilmente Yu Na paga anche un po' di nervosismo, evidente al suo ingresso in pista, e infatti come ammette in conferenza stampa pur essendo fisicamente preparata, non era del tutto pronta all'emozione della gara (del resto, anche sul podio cederà all'emozione sciogliendosi in lacrime). 
Da rimarcare che Yu Na, già ambasciatrice Unicef, ha donato il premio per il suo secondo posto al fondo Unicef per la popolazione giapponese.

Terza, Carolina Kostner, che sei anni dopo replica il risultato di Mosca 2005 col suo secondo bronzo mondiale (nel frattempo ha vinto anche l'argento nel 2008). Carolina, finalmente atleta pienamente matura e consapevole dei propri mezzi, incanta come sempre per la grazia e l'eleganza del suo programma sulle note di Debussy, ma soprattutto combatte come non mai su ogni salto, e dopo il primo ottimo triplo flip, va con doppio axel, doppio axel-triplo toeloop, triplo salchow, fino al loop, salto che quest'anno le ha dato qualche problema e che infatti esce singolo la prima volta, ma Carolina riesce con grande grinta ad attaccarci il doppio toeloop, e combatte per atterrare un altro triplo loop. Da ultimo benissimo la combinazione triplo salchow-doppio toeloop-doppio toeloop, ottimo livello 4 nella sequenza di passi (in questi mondiali l'hanno preso Rachael Flatt nel corto e Carolina nel libero). Un buon programma, che batte il record italiano nel free con 124.93 ed eguaglia il personal best di Carolina, stabilito proprio in occasione dell'argento del 2008, nel punteggio totale, 184.68. 
Il bronzo quindi è un grandissimo successo per Carolina, e soprattutto una conferma che l'atleta ha messo alle spalle le pressioni degli ultimi due anni, tornando a divertirsi sul ghiaccio, e secondo me è questa la notizia più bella. 

Dietro di lei, si scambiano le posizioni Alissa Czisny e Alena Leonova. Alena, caricata dal pubblico di casa, pattina un libero stupendo, personalmente il mio preferito di giornata, dimostrando per la prima volta anche ottime doti interpretative ed artistiche, con le sue "Streghe di Eastwick".
Alissa, terza atleta classe 1987 dopo Miki e Carolina e come loro ritornata alla grande quest'anno, invece pattina con la consueta eleganza ed incanta il pubblico, ma cade sul triplo lutz iniziale e scivola in quinta posizione, il suo miglior risultato ai Mondiali (fu 15° nel 2007 e 11° nel 2009).

Solo sesta quindi Mao Asada, campionessa uscente, a cui viene nuovamente degradato il triplo axel, così come il triplo toeloop (che era in combinazione col doppio axel). Dopo una stagione difficile, Mao si era riscattata con l'argento ai Four Continents, ma in questi mondiali non è apparsa al top. Del resto, il suo allenatore Nobuo Sato ha dichiarato alla tv giapponese che Mao ha sofferto parecchio per il disastro che ha colpito il Giappone, perdendo la forma ottimale e forse anche un po' di motivazione per i mondiali in circostanze così tragiche per il suo paese.

Col nono libero, Ksenia Makarova, scivola in settima posizione complessiva. Oltre ad una caduta sul triplo loop, la russa ha sbagliato i conti proponendo una combinazione, triplo salchow-doppio toeloop, non valida e quindi totalmente non conteggiata.

Ottava Kanako Murakami, che recupera due posizioni, scivola invece in nona posizione Kiira Korpi, mentre una ritrovata Elene Gedevanishvili risale cinque posizioni fino a chiudere la gara in decima posizione, eguagliando il suo miglior risultato di sempre ai mondiali. 

Undicesima la tedesca Sarah Hecken, mentre al dodicesimo posto si trova Rachael Flatt, che dopo lo step out sulla prima combinazione (doppio axel-triplo toeloop) ha problemi col flip che esce solo semplice in entrambi i tentativi. C'è da dire che Rachael, come ha rivelato alla fine della gara, ha gareggiato con una frattura da stress alla tibia diagnosticatale proprio il venerdì prima della partenza per Mosca.
Tredicesima Cynthia Phaneuf, seguita dalla francese Meite, dalla minore delle sorelle Helgesson, Joshi.

29 aprile 2011

Mondiali 2011: short dance

Anche nella short dance, l'atteso rientro di Tessa Virtue e Scott Moir non ha deluso: i campioni olimpici sono infatti già al comando con 74.29 punti (nuovo record del mondo), davanti ai rivali di sempre, Meryl Davis e Charlie White (73.76).
Seguoo i campioni europei, Nathalie Pechalat e Fabian Bourzat, che col loro Dottor Zivago agguantano il terzo posto con 70.97 punti. Quarti, a sorpresa e anche con un po' di polemiche, i fratelli statunitensi Maia ed Alex Shibutani, bravissimi dal punto di vista tecnico, ma ancora un po' acerbi dal punto di vista artistico. Ciononostante riescono, con 66.88 punti, a mettersi alle spalle entrambe le coppie russe. Ekaterina Bobrova e Dmitri Soloviev pattinano molto bene il loro intenso waltzer da "Chess", ma ottengono solo il livello 2 nel Rotational Lift e con 65.88 punti si trovano in quinta posizione. Subito dietro di loro i connazionali Elena Ilinykh e Nikita Katsalapov con 65.51 punti, quindi i canadesi Kaitlyn Weaver e Andrew Poje con 65.07 punti, forse un po' sottopagati dal punto di vista artistico.
Ottimi ottavi Anna Cappellini e Luca Lanotte, che dopo una stagione difficile in cui hanno cambiato allenatori e sono poi stati fermi a lungo per l'infortunio di Luca, pattinano una splendida Short Dance e ottengono 64.12 punti.
Seguono gli statunitensi Chock / Zuerlein, i canadesi Crone / Poirier, i francesi Carron / Jones, i tedeschi Zhiganshina / Gazsi, i fratelli Reed (per il Giappone), i lituani Tobias / Stagniunas, gli ucraini Heekin-Canedy / Shakalov, i cinesi Huang / Zheng, gli inglesi Coomes / Buckland. 
Quindi in diciottesima posizione gli ottimi Charlene Guignard e Marco Fabbri, all'esordio ai mondiali, che ottengono un buon 49.80. 
Infine, si qualificano per il libero anche i georgiani Reed / Japaridze (Allison è la sorella di Cathy e Chris, che gareggiano per il Giappone), e gli inglesi Walden / Edwards.

Eliminati invece dopo la Short Dance gli ungheresi Turoczi / Major, i cechi Mysliveckova / Novak, gli spagnoli Hurtado / Diaz, gli israeliani Frieling / Rumi e gli svizzeri Elsener / Roost.

Mondiali 2011: short femminile

Si è concluso poco fa il corto femminile, con l'attesissimo ritorno di Yu Na Kim, che non ha deluso i fan, conquistandosi subito il primo posto.
Un corto emozionante, con diverse atlete che propongono buone combinazioni triplo-triplo, ma anche alcune sorprese.

Non passano il turno la spagnola Sonia Lafuente, la danese Karina Johnson, la svizzera Bettina Heim, la slovena Dasa Grm, l'austriaca Belinda Schönberger e l'ungherese Viktoria Pavuk.

Del primo gruppo di atlete riescono a qualificarsi per il libero l'ucraina Irina Movchan e la giovane finlandese Juulia Turkkila, che migliora di pochi decimi il suo personal best.
Molto bene, nel secondo gruppo l'australiana Cheltzie Lee, che realizza un'ottima combinazione triplo-triplo e pattina un corto vivace ed esplosivo, conquistandosi il diciottesimo posto. Bene anche la veterana inglese Jenna McCorkell, la cinese Bingwa Geng e l'estone Glebova, ma alla fine di questo gruppo è al comando la francese Mae Berenice Meite, all'esordio mondiale, che con 53.26 punti chiuderà all'undicesimo posto, mentre in quattordicesima posizione si trova l'elegante canadese Amelie Lacoste.
Il terzo gruppo si apre con le performance negative di Sonia Lafuente e Viktoria Pavuk, che terminano qui la gara, rispettivamente in venticinquesima e trentesima posizione. 
Dopo di loro invece pattina molto bene l'esordiente belga Ira Vannut, già ammirata agli europei, che si conquista la diciassettesima posizione, mentre la tedesca Sarah Hecken va in dodicesima posizione. Subito dopo è il turno delle due sorelle Helgesson, prima la maggiore, Viktoria, che però cade e scivola in ventiquatresima posizione, mentre Joshi all'esordio nei mondiali pattina molto bene il suo programma e si trova in sedicesima posizione.

Negli ultimi due gruppi si trovano tutte le favorite per le medaglie. Inizia l'esordiente giapponese Kanako Murakami, che per l'occasione ha un nuovo costume molto elegante (ma forse poco adatto al suo vivace "jumping Jack"): Kanako apre con la combinazione triplo toeloop-triplo toeloop (ma il secondo verrà considerato sottoruotato), seguito da triplo flip e doppio axel (anche questo atterrato male). In tutto ottiene 54.86 punti, che la collocano in decima posizione. 
Dopo di lei, Cynthia Phaneuf pattina un buon programma su musiche spagnole, ma purtroppo il triplo lutz della combinazione viene solo doppio e perciò la campionessa canadese viene fortemente penalizzata (nel corto infatti, nella combinazione, che è richiesta con un triplo) e con 52.62 punti si trova in tredicesima posizione, subito davanti alla connazionale Lacoste.
Invece Alena Leonova, che sfoggia una nuova pettinatura, incoraggiata dal pubblico di casa, parte molto carica e pattina alla perfezione il suo "Circus", con triplo toeloop-triplo toeloop, triplo flip e doppio axel conquistandosi con 59.75 punti il quinto posto e l'accesso alla finale nell'ultimo gruppo di merito.
Anche Carolina Kostner parte convinta col suo bellissimo flamenco, ma purtroppo la caduta sta in agguato sul triplo flip: ciononostante, e con la sorpresa della stessa gardenese che nel kiss&cry lo attendeva delusa, il punteggio è molto alto, 59.75. L'azzurra ha quindi lo stesso punteggio della Leonova, ma poichè le è inferiore nel punteggio tecnico, le va dietro in classifica, collocandosi al sesto posto (piazzamento che comunque le consentirà di pattinare nell'ultimo gruppo domani).
La seconda atleta russa, Ksenia Makarova, è pure galvanizzata dal pubblico di casa e pattina un grande short,  con triplo toeloop-triplo toeloop, triplo loop e doppio axel e finirà la gara in terza posizione con 61.62 punti.
Chiude questo gruppo Elene Gedevanishvili, che purtroppo scivola in classifica alla quindicesima posizione (per lei triplo lutz-doppio toeloop, triplo toeloop sottoruotato, doppio axel, in tutto 51.61 punti). Peccato, ma considerando che è da pochissimo passata sotto la guida di Morozov avrà probabilmente modo di rifarsi a breve.

L'ultimo gruppo è aperto da una straordinaria Miki Ando che, non solo ottiene il punteggio tecnico più alto della gara, 34.20 (grazie a triplo lutz-doppio loop, triplo loop, doppio axel), ma sulle musiche di "Mission" incanta anche dal punto di vista artistico (i suoi saranno i secondi components della gara, con 31.38) e ottiene il secondo posto complessivo con 65.58 punti.

L'elegantissima Alissa Czisny, con 61.47, si piazza in quarta posizione, con triplo lutz-doppio toeloop, triplo flip e doppio axel, ma soprattutto con le sue trottole che le valgono una standing ovation.
Seguono le performance invece più negative di Kiira Korpi, che cade sul triplo toeloop iniziale e manca la combinazione (finendo con 55.09 in nona posizione) e Rachael Flatt, che dopo il buon triplo flip-doppio toeloop, realizza solo doppio il lutz (è obbligatorio, come già detto, un triplo nello short) e si gioca così punti preziosi: per la statunitense 57.22 punti che valgono l'ottava posizione, ma anche la soddisfazione di aver fatto un netto salto in avanti nei components, soprattutto grazie a questo short sulle musiche di "East of Eden", cambiato a metà stagione che le permette di mostrare un nuovo aspetto del suo pattinaggio, più lirico e potente.

Ultime due a scendere in pista, le grandi rivali Asada e Kim. Prima è il turno di Mao, che purtroppo però sbaglia il triplo axel iniziale, che verrà degradato, bene sul triplo loop, ma anche il triplo flip della combinazione (col doppio loop) viene considerato sottoruotato (era atterrata, come nel caso dell'Axel, su due piedi).
L'assenza del triplo, come nel caso di Rachael, la penalizza moltissimo e Mao si trova perciò, con 58.66 punti, in settima posizione e scenderà in pista domani nel penultimo gruppo di merito.
Yu Na Kim invece non delude all'attesissimo debutto della sua Giselle (molto bello anche il costume, ideato dall'atleta insieme al suo coach Oppergard), e dopo un brutto step out sul triplo lutz iniziale, riesce a recuperare la combinazione sul successivo triplo flip (aggiungendo il doppio toeloop), dimostrando una grandissima prontezza, e presenta poi un buon programma che le permette di finire lo short al comando con 65.91 punti.

Dichiarazioni degli uomini e delle coppie dopo la gara

Patrick Chan (1): molto soddisfatto del risultato. Il fatto di pattinare per primo nell'ultimo gruppo lo ha spinto a tentare lo stesso i due quadrupli e contemporaneamente li ha permesso di evitare l'attesa ed il nervosismo.

Takahiko Kozuka (1 2) : prima della gara, per sconfiggere il nervosismo, il suo coach gli ha ricordato quanto si era allenato e gli ha dato fiducia in se stesso nonostante i problemi negli allenamenti di questi giorni. Inoltre si è ricordato anche un consiglio sempre del suo coach, Nobuo Sato, che aveva detto che ai Mondiali in genere nell'ultimo gruppo del maschile c'è solo un atleta che riesce a completare un buon programma pulito e, se si fosse allenato bene, magari avrebbe potuto essere lui.
Ovviamente è molto soddisfatto della performance, sperando che abbia dato conforto ai giapponesi.

Artur Gachinski: molto soddisfatto per esser riuscito a completare bene tutti gli elementi del suo programma. Era nervoso, ma poi si è detto che il pattinaggio era il suo lavoro e doveva svolgerlo bene.

Nobunari Oda (1) : molto deluso ovviamente dall'errore (è almeno la quarta volta che sbaglia i "conti", dopo nazionali 2006, mondiali 2006 e skate america 2010), ma ora guarda al matrimonio che celebrerà a fine maggio.

Daisuke Takahashi: ha annunciato (alla tv giapponese) che non vuole terminare la sua carriera in questo modo, e quindi, dal momento che i Mondiali erano a Mosca la prossima occasione di rifarsi sarà Sochi e quindi cercherà di restare per il resto del quadriennio (per la gioia dei fan).


Florent Amodio : dichiara di non aver messo la musica cantata tanto per ribellione, quanto perchè il suo sogno è avvicinare i giovani al pattinaggio e per far ciò bisogna coinvolgerli maggiormente e non utilizzare le solite "noiose" musiche classiche. Inoltre dice che era consapevole di non poter arrivare sul podio, ma al massimo quarto, e quindi anche per questo si è permesso di sfidare le regole, del resto i giudici non lo hanno penalizzato. 

Brian Joubert : è molto soddisfatto del suo programma libero, che considera il migliore della sua carriera. Per la gara si dice soddisfatto, perchè comunque sa che non avrebbe potuto fare di più, ma è felice di aver ricevuto anche delle note positive dal punto di vista artistico e sente di essere sulla buona strada. L'anno prossimo vorrà essere di nuovo tra i migliori del mondo.

Savchenko / Szolkowy: molto soddisfatti, anche per aver battuto il record mondiale di punti (sia nel libero che complessivo). Come dice Aliona, questo titolo è splendido perchè primo hanno realizzato una grande performance, secondo lo hanno conquistato a Mosca e terzo, era anche il loro terzo titolo mondiale.
Volosozhar / Trankov: soddisfatti dell'esordio, puntano a Sochi.
Pang / Tong: rammaricato per l'errore Tong, che gli ha impedito di difendere la prima posizione.

28 aprile 2011

Mondiali 2011: libero coppie

La gara coppie si è conclusa poco fa con un'emozionante lotta per le medaglie, che ha visto i tedeschi riconquistare il titolo davanti alla nuova coppia russa Volosozhar / Trankov ed ai cinesi Pang / Tong.

Nel primo gruppo scendono in pista la coppia estone Nalija Zabijako e Sergei Kulbach che realizzano 82.21 punti (complessivo 126.56 per la 16° posizione) e la giovane e promettente coppia ceca Klara Kadlecova e Petr Bidar con 87.31 punti  (complessivo 132.51 per la 15° posizione). Insieme a loro le due coppie cinesi, Dong / Wu (88.46,  complessivo 137.75 per la 14° posizione) e Zhang / Wang (95.13, complessivo 147.38 per la 13° posizione).

Apre il gruppo successivo la coppia italiana, Stefania Berton e Ondrej Hotarek, che pattina un buon libero, ma non convincente come altre volte (e infatti, lo pagano un po' nei components purtroppo) e inoltre Stefania completa solo doppio il Salchow. In totale ottengono 99.52 punti, per un totale di 157.15, che gli fa scivolare in decima posizione. Risultato comunque di grandissimo valore, che eguaglia il migliore di sempre di una coppia italiana (ottenuto nel lontano 1938) e soprattutto permetterà all'Italia di presentare due coppie l'anno prossimo.
Dopo di loro i tedesci Maylin Hausch e Daniel Wende, altra coppia promettente, pagano una caduta e ottengono 95.75 nel libero, per un totale di 149.65 che conferma la dodicesima posizione dello short.
Amanda Evora e Mark Ladwig scontano due cadute e ottengono 101. 27, per un totale di 155.91 punti che li lascia in undicesima posizione. Chi riesce a rimontare sono i canadesi Kirsten Moore-Towers e Dylan Moscovitch con 106.31 punti nel libero e con 163.17 rimontano due posizioni fino all'ottavo posto.
Buona prova di Meagan Duhamel e Eric Radford, che pattina nonostante il naso rotto (e risistemato ieri, si leva addirittura il vistoso cerotto): otterranno in tutto 173.03 punti (114.20 nel libero) e la settima posizione finale.
Purtroppo invece i giapponesi Takahashi / Tran non riescono a confermare l'ottimo risultato di ieri, e con due cadute di lei, scivolano in nona posizione con 160.10 punti (100.94 il libero).
Chiudono il penultimo gruppo due programmi tra i più belli coreograficamente: prima Kavaguti / Smirnov, che purtroppo cadono e commettono qualche imprecisione di troppo, chiudendo a 124.82 punti, complessivamente 187.36 che non li permettono di migliorare il quinto posto.
Subito dopo invece la coppia americana Yankowskas / Coughlin: Caitlin e John sono all'altezza della loro "Ave Maria" (in onore della madre di lui) e pattinano un ottimo libero, che permette loro di chiudere la gara in sesta posizione con 175.94 punti complessivi (117.18).

Nell'ultimo gruppo la bellissima sfida tra le tre coppie del podio. Savchenko / Szolkowy pattinano benissimo la loro Pantera Rosa, trascinando il pubblico ed ottenendo ben 144.87, per 217.85 totali che li permettono di riconquistare il titolo mondiale.
Dopo di loro è il turno della coppia cinese Pang / Tong, ma lui purtroppo sbaglia un po' troppo sui salti e i due ottengono 130.12 per 204.12 totali, che valgono il bronzo.
Bazarova / Larionov pattinano bene, ma con una caduta e 122.49 scivolano al quinto posto con 187.13 punti.
Ultimi a pattinare il loro stupendo Romeo & Giulietta sono Volosozhar / Trankov che incantano e trascinano con sè il pubblico, ma perdono qualcosa dal punto di vista tecnico e con 140.38 punti nel libero, 210.73 totali superano i cinesi, rimanendo dietro ai tedeschi, conquistando l'argento alla loro prima gara importante insieme.

Mondiali 2011: libero maschile

Si è appena concluso il programma libero maschile e, dopo aver detto che il risultato del corto lasciava prevedere un libero poco emozionante, siamo costretti a ricrederci.
Ma cerchiamo di andare con ordine.

Il primo a scendere sul ghiaccio, è stato proprio Paolo Bacchini, che ha pattinato un ottimo libero, aperto con un perfetto triplo axel e seguito da triplo lutz-doppio toeloop, triplo loop, triplo salchow-triplo toeloop, triplo flip-doppio toeloop, dopppio axel, triplo salchow e di nuovo doppio axel, inoltre buoni anche i livelli delle trottole (un 4 e due 3). Paolo ottiene 124.17 punti, nuovo personal best, con 64.87 di punti per il tecnico e 59.30 per l'artistico, che costituiscono il ventesimo punteggio del libero e gli permettono di risalire in ventunesima posizione totale.

Nel primo gruppo, dopo Paolo Bacchini, pattinano anche il cinese Nan Song (solo doppio il progettato quadruplo toeloop e quindi una caduta sul triplo axel ed il filo sbagliato sul flip) e il monegasco Kim Lucine (caduto sul triplo axel iniziale e col secondo flip uscito doppio) che terminano la gara rispettivamente in ventiduesima (con 176.09 punti totali, di cui 112.31 nel libero) e ventitreesima  (con 171.93 punti totali, di cui 113.12 nel libero) posizione. Ci sono poi i due canadesi Kevin Reynolds e Joey Russel. Kevin che aveva iniziato la stagione proponendo nel Grand Prix ben due quadrupli in uno short, inizia anche il libero coi due quadrupli, ma sia sul salchow che sul toeloop cade (ed i salti sono sottoruotati). Inoltre cade anche sul successivo triplo axel (questo poi degradato), ma dopo questo brutto inizio di programma, si riprende nella seconda parte, che porta a termine piuttosto bene: comunque i 122.87 punti nel libero, 187.23 totali che valgono la ventesima posizione non gli permettono di difendere l'ottimo piazzamento dello scorso anno (quando arrivò undicesimo). Anche Joey Russel non può essere soddisfatto del suo libero, in cui cade due volte (sul triplo lutz, poi degradato, e sul doppio flip), manca il triplo axel e commette altre imprecisioni, ottenendo 107.04 punti, per un totale di 168.73 punti, e scivola in ventiquattresima posizione.
Il migliore di questo gruppo è il giovane belga Jorik Hendrickx che,  pur senza triplo axel, realizza molto bene tutti i suoi elementi (tranne il filo del flip),ottiene 127.50 punti nel libero, 188.24 totali, e la diciannovesima posizione complessiva.

Il gruppo successivo è aperto da uno straordinario Javier Fernandez, che apre l'ormai collaudatissimo "Pirati dei Caraibi" con due quadrupli: toeloop e salchow, entrambi eseguiti molto bene, seguiti poi da due tripli axel (di cui il secondo in combinazione col triplo toeloop). Javier però cade anche nella sequenza triplo lutz e doppio axel, ma ottiene comunque il decimo libero (149.10 punti, 84.32+65.78, forse un po' sottopagato nei components), che gli permette di risalire proprio alla decima posizione finale (218.26) e permettere quindi alla Spagna di avere due uomini l'anno prossimo ai mondiali.
Dopo Fernandez, pattinano il belga Kevin van der Perren (che realizza il primo quadruplo toeloop, ma manca il secondo in combinazione, facendo doppio-doppio toeloop, 128.76, complessivo sarà quindi di 197.10, diciasettesima posizione finale), l'ucraino Anton Kovalevski (136.48, complessivo sarà quindi di 201.64, sedicesima posizione finale) e il tedesco Peter Liebers (137.86, complessivo sarà quindi di 205.59, quindicesima posizione finale). E quindi il turno dell'americano Ross Miner, che pattina un grande libero, preciso, con due tripli axel (di cui il primo in combinazione), ed ottiene 147.53 punti, per un complessivo di 217.93 punti che gli permettono di risalire in undicesima posizione finale (ottimo debutto mondiale il suo quindi).
Chiude questo gruppo Samuel Contesti, che purtroppo manca il triplo axel iniziale (doppio), prosegue con un buon triplo flip e col triplo lutz, quindi viene la combinazione triplo axel-doppio toeloop-doppio toeloop, il triplo loop, doppio axel-doppio toeloop, triplo salchow-doppio toeloop, ma quindi aggiunge l'ultima combinazione triplo toeloop-doppio loop, che il regolamento vieta: infatti ci possono essere solo tre combinazioni nel libero e quest'ultima è la quarta combinazione per Samuel. L'elemento viene quindi ritenuto invalido e non viene conteggiato, e l'azzurro perde quindi punti preziosi. Il suo libero ottiene 131.81 punti, per un totale di 196.40 che non gli permettono di risalire dalla diciottesima posizione dello short.

Il penultimo gruppo si apre con un grande Brian Joubert, che realizza un bel primo quadruplo toeloop, mentre il secondo esce solo triplo e prosegue poi molto bene, inoltre la musica, la nona sinfonia di Beethoven si adatta al suo stile e riesce a coinvolgere il pubblico. Brian otterrà il quarto libero con 156.38 punti, 227.67 punti complessivi che gli permettono di risalire una posizione: alla fine della gara sarà ottavo.
Dopo di lui, un altro veterano, Tomas Verner, che però non è in giornata: cade sul quadruplo toeloop iniziale (degradato), in difficoltà anche sul secondo axel, solo doppio, e alcune imprecisioni, per cui Tomas ottiene 140.93 punti, 216.87 totali, e scivola in dodicesima posizione finale. Il secondo esordiente americano, Richard Dornbush pattina invece molto bene (unico errore il salchow, uscito doppio) e ottiene l'ottavo libero con 151.88 punti, 222.42 finali e la rimonta fino alla nona posizione complessiva (dall'undicesima dello short).
Molto bene anche Michal Brezina, rivale di Verner in Repubblica Ceca, che dopo aver saltato la prima parte della stagione per un infortunio, ha deciso di mantenere lo stesso libero dell'anno scorso. Michal inizia il suo programma in modo straordinario con pochi passi che lo portano al triplo axel, a cui seguono gli altissimi quadrupli, prima il toeloop e poi il salchow, quindi la combinazione triplo axel-doppio toeloop, poi triplo flip-triplo toeloop, il doppio axel. Purtroppo nella seconda metà del programma Michal paga la stanchezza e cade sia sul triplo lutz che sul triplo flip. Il suo programma viene comunque apprezzato molto anche dai giudici (alti anche i components) ed ottiene 156.11 punti (quinto libero), per un totale di 233.61 punti che lo porterà ai piedi del podio, in quarta posizione.
Chiudono il penultimo gruppo le due performance, più negative, di Ryan Bradley e Denis Ten. Il campione nazionale statunitense riesce nei due quadrupli (ma al secondo, dove deve esserci la combinazione, riesce ad aggiungere solo un toeloop semplice, tra l'altro sottoruotato), ma la sua performance manca forse d'incisività ed ottiene 142.26 punti, 212.71 totali, per la tredicesima posizione; il giovane kazako, allenato da Frank Carroll, invece cade in entrambi i suoi tripli axel e purtroppo l'ottima sequenza di passi non basta e Denis con 138.99 punti nel libero, 209.99 complessivi, scivola in quattordicesima posizione (era decimo).

Eccoci quindi all'ultimo gruppo, dove è veramente successo di tutto.
Primo a pattinare è il favorito e leader dello short Patrick Chan: un libero magnifico, sulle note del Fantasma dell'Opera, che si apre coi due quadrupli toeloop (il secondo in combinazione col triplo toeloop), seguono altri sei tripli, con un'unica incertezza all'uscita del primo triplo axel, ma questo programma esalta la fluidità del pattinaggio di Chan e lo consacra, meritatamente, campione del mondo. Punteggio altissimo, nuovo record, nel libero: ben 187.96 punti per un totale ancora più eccezionale di 280.98 punti.

Dopo di lui è il turno di Nobunari Oda, secondo dopo lo short, ma il giapponese butta all'aria la medaglia con un errore banalissimo: nella combinazione iniziale non viene il quadruplo e Nobunari realizzza due tripli toeloop. A questo punto però non potrebbe più mettere un triplo toeloop in combinazione, e invece il nipponico prosegue con triplo axel-triplo toeloop e si vede perciò invalidare questa combinazione. Eppure Nobunari ha già commesso più volte quest'anno quest'errore e i suoi stessi tecnici a vederglielo rifare scuotono la testa. Peccato perchè il programma era veramente molto bello e pattinato benissimo, quindi dispiace veder Oda scivolare in classifica solo per questo problema "matematico": ottiene solo 150.69 punti, per un totale di 232.50 punti che lo fanno scivolare in sesta posizione (con questo errore ha gettato al vento quella quindicina di punti che lo avrebbero tenuto sul podio).

Artur Gachinski quindi esegue elementi tecnici molto buoni (quadruplo toeloop, triplo axel-doppio toeloop-doppio loop, triplo axel, triplo lutz-triplo toeloop, triplo loop, triplo lutz, triplo flip, però col filo sbagliato, due doppi axel) e nonostante dal punto di vista artistico sia ancora acerbo e la coreografia non lo aiuti molto, dimostra comunque un grande controllo del proprio programma e un buon carisma, ottiene il terzo punteggio nel libero, 163.52, con il terzo punteggio tecnico (85.66) ed il quinto nell'artistico (77.86). Nel complessivo ottiene 241.86 punti e sale sul podio, eguagliando l'esordio mondiale di Plushenko (che fu bronzo all'esordio nel 1998), di cui è l'erede più che dichiarato (si parla di lui da anni).

Daisuke Takahashi entra in pista pronto a difendere il titolo mondiale ottenuto l'anno scorso e va per il quadruplo. Ma proprio nella puntata del salto la lama si stacca dal tallone del pattino e dopo essersi salvato nel salto, comunque singolo e con step out (per fortuna non sembra essersi fatto male alla caviglia), Daisuke si ferma e si rivolge ai giudici per chiedere l'interruzione. In qualche modo il team giapponese riesce, nei due minuti di sospensione, a stringerli la vite del pattino, e Daisuke riparte alla grande infilando subito triplo flip-triplo toeloop e triplo loop-doppio loop-doppio toeloop, pattina un programma stupendo, esaltando le sue capacità artistiche nelle transitions e nelle sequenze di passi, ma bisogna anche annotare la caduta sul triplo salchow. Per lui saranno 152.72 punti, nel complessivo 232.97 punti che lo fanno scivolare in quinta posizione.

Subito dopo deve pattinare Takahiko Kozuka, che si ritrova sulle spalle tutte le aspettative del Giappone, dopo che entrambi i compagni sono scivolati via dal podio. E Takahiko è stato all'altezza e ha pattinato un libero stupendo (180.79). Il punteggio tecnico è il migliore della gara, superiore a quello di Chan, con il quadruplo toeloop, otto tripli (di cui due axel), l'artistico è il secondo e Takahiko ottiene l'argento con 258.41 punti.

Chiude questo gruppo pieno di sorprese il campione europeo Florent Amodio, che prova a fare il ribelle aggiungendo al suo programma di Michael Jackson la parte cantata (vietata in gara), ma i giudici non lo sanzionano per questo. Florent pattina un libero discreto, con diverse imprecisioni sui salti e nei livelli degli altri elementi, scatenandosi in puro stile "disco on ice". Ottiene 152.04 punti, 229.68 totali, scivolando in settima posizione (dalla quinta dello short).

Si conclude in questo modo una gara che ha visto il trionfo (annunciato) di Chan, ma anche un ultimo gruppo che potrebbe venir ricordato come uno dei più "folli" (benevolmente parlando) degli ultimi anni.

Qui i risultati ufficiali.

27 aprile 2011

Mondiali 2011: short coppie

Si è concluso anche il programma corto coppie che, a differenza del maschile, vede le prime tre coppie racchiuse in quattro punti e ci lascia pregustare una bella sfida per i liberi di domani.

Alla fine, primi i cinesi Qing Pang e Jian Tong, con 74 punti, frutto di un programma praticamente perfetto. Subito dietro con un altro ottimo programma i tedeschi Aliona Savchenko e Robin Szolkowy, con 72.98 punti, e terzi i campioni russi, all'esordio sulla scena internazionale (ma non per questo meno attesi, anzi...) Tatiana Volosozhar e Maxim Trankov con 70.35 (unica sfumatura è il livello 2 nella sequenza di passi, se proprio bisogna cercarla). Tre programmi, molto diversi tra loro, ma tutti comunque magnifici.

Seguono le altre due coppie russe, Vera Bazarova e Yuri Larionov (64.64) e Yuko Kavaguti e Alexander Smirnov (62.54, pagano la caduta di Alexander all'inizio della sequenza di passi e le incertezze sugli elementi di salto).

Ottimi sesti Narumi Takahashi e Mervin Tran, all'esordio mondiale con 59.16 punti. Il duo giapponese aveva dichiarato ad inizio stagione di voler puntare a far bene ai mondiali in questo quadriennio, visto che comunque difficilmente riuscirà a partecipare alle Olimpiadi (poichè Mervin non ha la cittadinanza giapponese ed è molto difficile che riesca ad ottenerla).
Settimi, anche loro all'esordio mondiale, i canadesi Meagan Duhamel ed Eric Radford, insieme dalla scorsa primavera (lei prima aveva già partecipato a due mondiali in coppia con Craig Buntin): per loro 58.83 punti, con la soddisfazione di essere stati gli unici ad ottenere il massimo dei livelli su tutti i loro elementi, ma è anche da ammirare la performance di Eric che, dopo essersi preso una botta al naso (rotto?) sul primo twist, ha continuato la gara alla perfezione.
Ottava la coppia americana, Caitlin Yankowskas e John Coughlin, anche loro all'esordio mondiale. La coppia ottiene 58.76 punti e paga una caduta di John durante delle transitions (per fortuna quindi non su un elemento chiave) e lo step out di lei nel triplo toeloop.

Al nono posto troviamo invece gli azzurri Stefania Berton e Ondrej Hotarek, con un ottimo programma che li vale 57.63 punti.
Si qualificano poi anche le seconde coppie del Canada, Kirsten Moore-Towers / Dylan Moscovitch (56.86), degli Stati Uniti Amanda Evora / Mark Ladwig (54.64), della Germania, Maylin Hausch / Daniel Wende (53.90), le altre due coppie cinesi, Yue Zhang / Lei Wang (52.25) e Huibo Dong / Yiming Wu (49.29).
Infine, passa al libero anche la coppia ceca Klara Kadlecova / Petr Bidar (45.20) e la coppia estone Natalija Zabijako / Sergei Kulbach (44.35).

Vengono eliminati dopo il corto la coppia inglese Stacey Kemp / David King, la coppia francese Adeline Canac / Yannick Bonheur (che nonostante in classifica scivoli rispetto all'anno scorso, realizza comunque il proprio Personal Best), i bielorussi Bakirova / Kamianchuk, gli israeliano Montalbano / Krasnopolski, gli austriaci Martini / Kiefer e i bulgari Malakhova / Kenchadze.

Qui i risultati ufficiali.

Mondiali 2011: short maschile

Il programma corto maschile ha visto un grandissimo Patrick Chan prendere la leadership con il nuovo record mondiale: 93.02 punti. Dietro di lui, i giapponesi Oda e Takahashi, mentre per l'Italia Paolo Bacchini riesce a qualificarsi per il programma libero (è ventitresimo), mentre Samuel Contesti si trova in diciottesima posizione.

Ma andando con ordine, il protagonista della gara è Patrick Chan, che non solo conferma i pronostici della vigilia, ma si impone con ben 12 punti di distacco sul secondo atleta.
Patrick apre con un'ottima combinazione quadruplo toeloop-triplo toeloop, seguita dal triplo axel e dal triplo flip. I salti, come tutti gli altri elementi del suo programma, ottengono dei GOE positivi (Patrick si porta a casa dieci punti solo grazie a questi), anche i components sono i migliori della gara e quindi davanti a Plushenko (seduto tra il pubblico con la moglie) Chan batte il precedente record mondiale (stabilito da Evgeni agli Europei 2010) e ottiene 93.02 punti.

Secondo Nobunari Oda, l'ultimo a scendere in pista, che si salva sul quadruplo d'apertura, realizza poi un buon triplo axel e la combinazione triplo lutz-triplo toeloop, ma commette anche un'imprecisione nei passi e prende livello 2 in una trottola. Per lui comunque 81.81 punti, che lo piazzano al secondo posto complessivo e la soddisfazione di poter definitivamente archiviare lo scorso mondiale (dove sbagliò il corto e venne eliminato).

Terzo l'altro favorito della vigilia, Daisuke Takahashi, che non presenta il quadruplo. Daisuke si scatena e pattina un bellissimo mambo, con triplo flip (filo sbagliato)-triplo toeloop, triplo axel e triplo lutz, e tutte le trottole (solo) di livello 3: in tutto, ottiene 80.25 (solo l'ottavo punteggio tecnico, ma il secondo nell'artistico).

Quarto un grande Artur Gachinski, che dopo anni di attesa (sentiamo parlare di lui da un bel po'...almeno dal 2003), fa finalmente il suo esordio ai mondiali sul ghiaccio di casa. Artur però non sembra risentire dell'emozione e inizia con un'ottimo quadruplo toeloop-triplo toeloop, seguita dal triplo axel e dal triplo loop (sul cui atterraggio ha un po' di difficoltà, ma si salva alla grande). Buone anche le trottole (un livello 4, un 3 e l'ultima solo 2) e i passi (liv. 3), Artur conclude il suo programma con il terzo punteggio tecnico di giornata, per un totale di 78.34 e la soddisfazione di essere il primo europeo.

Il campione europeo Florent Amodio è infatti subito dietro, con 77.64 punti: per lui triplo axel, triplo lutz-triplo toeloop, triplo flip col filo sbagliato ed inoltre la sequenza di passi viene considerata solo di livello 2.
Seguono Takahiko Kozuka (che si salva sull'axel, 77.62 per lui), Michal Brezina (77.50) e Tomas Verner (che cade sul quadruplo iniziale, per lui 75.94), Brian Joubert (71.29, Brian manca completamente la combinazione dopo l'errore sul quadruplo toeloop iniziale).
Quindi il kazako Denis Ten, ed i tre americani, nell'ordine Dornbush, Bradley (che presenta quadruplo toeloop-doppio toeloop) e Miner, e quindi in quattordicesima posizione Javier Fernandez.

Per gli azzurri, l'axel oggi è un salto maledetto, infatti come anticipato, diciottesimo Samuel Contesti, che purtroppo apre completamente l'axel (solo singolo quindi), mentre Paolo Bacchini, all'esordio mondiale, è ventitresimo (per lui caduta sul triplo axel).

Esclusi, a sorpresa, entrambi gli atleti svedesi.
Adrian Schultheiss, nono l'anno scorso, è quest'anno il primo degli esclusi. Purtroppo, dopo aver sbagliato il triplo axel, Adrian cade sia sul triplo lutz, sia sulla sequenza di passi, perde livelli in alcuni elementi e si ritrova così in venticinquesima posizione. Alexander Majorov, bronzo ai mondiali junior, sbaglia il triplo axel (sottoruotato), ma soprattutto sbaglia la combinazione che esce solo con lutz semplice-toeloop semplice e va quindi in ventottesima posizione.

Qui i risultati ufficiali.

Lo short di Patrick Chan:

Mondiali 2011: aggiornamenti stampa e allenamenti

Nell'attesa che tra pochi minuti inizi il programma corto maschile, via ufficiale alle gare del mondiale, ecco qualche nuovo link ad interviste e dichiarazioni degli atleti degli ultimi giorni.

Casa Italia:
Berton / Hotarek - intervista di ArtOnIce, la coppia dichiara di puntare a un posto tra le prime otto al Mondiale.
Carolina Kostner - intervista sulla Gazzetta dello Sport, la gardenese parla del terremoto in Giappone, dei pronostici per la gara (tutto può succedere, ma un pensierino per il podio c'è), del fatto che probabilmente non presenterà il triplo lutz (pur mostrato in allenamento sia al Gardena Trophy che in questi giorni a Mosca.

Interviste da IceNetwork:
Evora / Ladwig, Dornbush e Miner
Yankowskas / Coughlin, Savchenko / Szolkowy, Majorov
Alissa Czisny
Davis / White
Virtue / Moir
Ryan Bradley
Rachael Flatt

Intervista con Ingo Steuer
Zhiganshina / Gazsi

26 aprile 2011

Preliminary Round Ladies

Si sono concluse poco fa anche le qualificazioni femminili, che, purtroppo per l'Italia, hanno visto l'eliminazione di Roberta Rodeghiero.

Andando con ordine, la vittoria è andata alla francese Mae Berenice Meite, che ha aperto il suo programma con triplo loop-doppio toeloop, quindi ha realizzato triplo lutz, triplo flip (salvato), triplo loop, triplo lutz-doppio toeloop, triplo toeloop-doppio axel e l'ultimo doppio axel, buoni anche gli altri elementi tecnici che le assicurano la vittoria a questa voce con ben 56.88 punti, mentre i components si fermano a 42.00, per un totale di 98.88.
Seconda Joshi Helgesson, che raggiunge così la sorella Viktoria per lo short. Per lei il programma si apre con triplo lutz-doppio toeloop, triplo loop, triplo toeloop, caduta sul secondo triplo lutz, quindi il triplo toeloop, il triplo salchow ed i due axel in sequenza, per un totale di 91.70 punti (49.82 + 42.88).
Terza la spagnola Sonia Lafuente che realizza triplo flip, triplo loop, doppio axel, triplo toeloop-doppio toeloop, triplo loop-doppio toeloop, doppio axel-doppio toeloop, doppio toeloop per un totale di 91.17 (48.50 + 42.67).
Quarta la belga Ira Vannut, una delle sorprese degli scorsi Europei, che realizza triplo lutz-doppio toeloop, di nuovo triplo lutz, triplo flip (col filo sbagliato però), triplo loop-doppio loop, cade sul successivo doppio axel (sottoruotato), triplo salchow, doppio axel-doppio toeloop-doppio loop, per un totale di 90.29 (51.75 + 39.54).
Amelie Lacoste segue con 87.04 punti, 41.51 di tecnico (sequenza di due doppi axel, triplo loop-doppio loop, doppio lutz col filo sbagliato, triplo toeloop, triplo toeloop-doppio toeloop, triplo salchow sottoruotato, doppio loop) ma per l'elegante canadese arriva il miglior punteggio artistico della gara, 45.53.
L'altra giovane sorpresa degli Europei, la finlandese Juulia Turkkila, è sesta con 86.49 punti (45.02+42.47, paga anche una caduta sul triplo toeloop e un errore sul successivo doppio axel), quindi segue la danese Karina Johnson con 78.52 (41.92+36.90, penalizzata dal lutz uscito semplice), la slovena Dasa Grm con 77.42 (44.22+33.20, sottoruotato il primo triplo lutz e un'imprecisione anche sul triplo flip e uno degli axel uscito singolo), l'estone Elena Glebova con 76.13 (36.80+40.33, caduta sul triplo salchow, salva a fatica anche la combinazione triplo salchow-doppio toeloop ed il triplo toeloop, mentre il flip viene semplice), l'ucraina Irina Movchan con 75.96 (41.63+35.33, caduta sul doppio axel), l'austriaca Belinda Schönberger con 75.85 (40.83+35.02) e la svizzera Bettina Heim con 72.74 (36.33+37.41, degradati entrambi gli axel, uno con caduta, e il triplo loop).

Prima delle escluse è purtroppo, come anticipato, Roberta Rodeghiero, che inizia il suo programma con il triplo flip, a cui seguono triplo loop, la combinazione triplo toeloop-doppio toeloop (salvata a fatica), il doppio axel, il doppio salchow, toeloop semplice e triplo salchow. Purtroppo però c'è anche una caduta e il programma ottiene 37.03 di tecnico e 35.80 di artistico, per un totale di 71.83 punti.

Da notare anche l'esclusione, molto a sorpresa, di Min-Jeong Kwak, tredicesima alle Olimpiadi di Vancouver e ottava a febbraio ai Quattro Continenti. La sudcoreana, che aveva anche lei lasciato Orser insieme a Yu Na Kim la scorsa estate ed era tornata ad allenarsi in Corea, ha commesso oggi diversi errori sui salti, aprendo con un lutz semplice, così come il successivo flip (tra l'altro con filo sbagliato), quindi doppio axel-doppio toeloop, triplo lutz sottoruotato, doppio salchow degradato, doppio axel, doppio loop, per un tecnico di 30.14 punti. Il punteggio artistico è stato di 37.61 e il totale di 67.75 la lascia al quindicesimo posto delle qualificazioni.

Qui i risultati ufficiali.

Preliminary Round Ice Dance

Oggi si svolgono le qualificazioni di danza e femminili.
Le qualificazioni della danza, hanno visto la vittoria di Kaitlyn Weaver e Andrew Poje (87.22, nuovo personal best), davanti ai tedeschi Nelli Zhiganshina e Alexander Gazsi (83.67, anche loro migliorano di poco il PB, nonostante una caduta per fortuna però non su uno degli elementi) e ai lituani Isabella Tobias e Deividas Stagniunas (77.63, migliorano di ben cinque punti il loro PB).
Si qualificano quindi i cinesi Xintong Huang e Xun Zheng (75.45), gli ucraini Siobhan Heekin-Canedy e Alexander Shakalov (75.00, nuovo PB), i georgiani Allison Reed e Otar Japaridze (70.90, nuovo PB), gli spagnoli Sara Hurtado e Adria Diaz (70.26), i cechi Lucie Mysliveckova e Matej Novak (68.96, caduti anche loro), gli inglesi Louise Walden e Owen Edwards (68.58, all'esordio nelle competizioni importanti dopo il quinto posto all'Universiade ed il titolo nazionale), gli svizzeri Ramona Elsener e Florian Roost (67.94).

Qui i risultati ufficiali.

Nel frattempo, Nora Hoffmann non è riuscita a recuperare dalla grave infezione che l'aveva colpita ad inizio aprile e domenica lei ed il partner Zavozin hanno annunciato il ritiro e sono stati sostituiti da Dora Turoczi e Balazs Major, che esordiranno nella rassegna iridata venerdì con la Short Dance.

25 aprile 2011

Mondiali 2011: Preliminary Round Men

Si è concluso pochi minuti fa il turno di qualificazione maschile, nel quale era impegnato anche il nostro Paolo Bacchini, che ha passato il turno insieme ad altri undici atleti (su 24 partecipanti).
Come facilmente prevedibile, la vittoria di questa prima fase è andata a Takahiko Kozuka. Il Giappone, che aveva a disposizione tre posti per questo mondiale, doveva infatti far passare dalle qualificazioni il pattinatore col minor punteggio nel ranking mondiale, cioè proprio il campione nazionale Kozuka.
Takahiko ha vinto il preliminary round con 165.00 punti, davanti allo svedese Majorov (136.64) e al ceco Brezina (130.87).
Kozuka ha sottoruotato il quadruplo toeloop d'apertura (aveva avuto problemi col quadruplo anche negli allenamenti di ieri), ma ha poi realizzato triplo axel, triplo lutz-doppio toeloop, triplo axel-doppio toeloop-doppio loop, triplo flip, triplo lutz-triplo toeloop, triplo loop, triplo salchow e ottime trottole (tutte livello 4). Per lui 88 punti di tecnico e 77 di artistico.
Majorov ha invece iniziato col triplo axel, seguito dalle due combinazioni triplo lutz-triplo toeloop e triplo flip-triplo toeloop, quindi il triplo loop, e poi di nuovo triplo flip-doppio toeloop-doppio toeloop, altri due doppi axel ed il triplo salchow, inoltre anche per lui ottime trottole, con un TES di 74.56 ed un PCS di 62.08.
Qualche pasticcio in più per Michal Brezina, che dopo un ottimo triplo axel, cade sul quadruplo toeloop (tra l'altro sottoruotato), si riprende bene col triplo salchow, ma quindi aggiunge a fatica al secondo triplo axel un toeloop semplice. Si rifà di nuvo con triplo flip-doppio toeloop e col doppio axel, ma quindi cade sul triplo lutz e al seguente triplo flip aggiunge in combinazione di nuovo solo un toeloop semplice. Michal chiude terzo questo segmento di gara, con 67.87 punti nel tecnico e 65 nell'artistico.

Seguoni il tedesco Peter Liebers (129.89), l'austriaco Viktor Pfeifer (123.22) e al sesto posto Paolo Bacchini con 122.29, nuovo personal best nel libero.
Liebers, dopo aver faticato sulla combinazione d'apertura triplo flip-triplo toeloop, cade sul triplo axel, ma si riprende poi bene tanto che dopo il triplo lutz, inserisce di nuovo il triplo axel in combinazione col doppio toeloop, quindi triplo lutz-doppio toeloop, triplo loop, triplo salchow e doppio axel, per un totale di 129.89 punti (69.95 + 60.94).
Pfeifer, che non ha il triplo axel, punta sulla qualità degli elementi e, a parte il filo sbagliato sul triplo flip, realizza un buon triplo lutz, triplo loop, triplo lutz-doppio toeloop, due doppi axel, triplo salchow-triplo toeloop, triplo toeloop-doppio toeloop-doppio toeloop, per un totale di 123.22 (63.14 + 60.08).
Al contrario, Paolo Bacchini apre con un triplo axel (salvato a fatica, ma pienamente ruotato), seguito da triplo lutz-triplo toeloop, triplo loop, triplo salchow-triplo toeloop, il doppio flip (col filo sbagliato), altri due doppi axel e triplo salchow-doppio toeloop, mentre purtroppo l'ultima trottola perde un livello, per un totale di 122.29 (61.51 + 60.78).

Si qualificano anche il canadese Joey Russell (caduto sul triplo Axel), il monegasco Kim Lucine, l'israeliano Maxim Shipov, il belga Jorik Hendrickx, l'uzbeko Misha Ge e il sudcoreano Min-Seok Kim.

Qui i risultati ufficiali.

Verso i Mondiali: la gara maschile

Nella gara maschile, Daisuke Takahashi cercherà di difendere il suo titolo da Patrick Chan e Takahiko Kozuka, tra i principali favoriti.

Patrick Chan, che quest'anno ha eseguito più volte il quadruplo, ha impressionato tutti prima con la vittoria alle finali del GP, e poi soprattutto con l'ottima performance dei campionati nazionali, dopo esser stato criticato nella prima parte di stagione per qualche caduta di troppo nelle tappe di GP (che però non ne aveva pregiudicato i risultati). In generale, Patrick può contare su ottime skating skills, e soprattutto sui quadrupli (ne avrebbe in programma addirittura tre) e detiene il record stagionale di punteggio.
Daisuke Takahashi invece ha avuto un inizio di stagione più difficile e sia nelle finali del GP che ai Nazionali è stato battuto dai connazionali Oda e Kozuka, ma si è poi riscattato con la bella vittoria ai Four Continents.
Kozuka è stato appunto una delle sorprese di stagione, arrivando terzo alle finali del GP e battendo i due più famosi compagni di squadra ai Nazionali giapponesi.
Oda, dopo l'argento alla finale GP e la vittoria all'Universiade, è invece atteso a riscattare il brutto mondiale dell'anno scorso (non si qualificò per il libero).

Tra gli altri atleti, sono da tenere d'occhio i francesi Joubert ed Amodio, i cechi Verner e Brezina, il russo Gachinski, che gareggia in casa, ed i tre americani, Bradley (al suo terzo mondiale, dopo un 15° posto nel 2007 ed un 18° nel 2010), coi più giovani Dornbush e Miner, al debutto mondiale.
Per l'Italia ci saranno Samuel Contesti e Paolo Bacchini (che dovrà superare le qualificazioni).

Questi i migliori punteggi di stagione degli atleti partecipanti (tra parentesi la posizione nel ranking assoluto dei migliori punteggi stagionali):


  1. (1) 259.75 Patrick CHAN CAN
  2. (2) 248.07 Takahiko KOZUKA
  3. (3) 244.00 Daisuke TAKAHASHI
  4. (4) 242.81 Nobunari ODA
  5. (6) 230.31 Tomas VERNER
  6. (7) 229.38 Florent AMODIO
  7. (10) 223.01 Brian JOUBERT
  8. (11) 219.56 Richard DORNBUSH
  9. (12) 218.65 Kevin REYNOLDS
  10. (14) 216.59 Kevin VAN DER PERREN
  11. (15) 216.07 Artur GACHINSKI
  12. (17) 210.85 Javier FERNANDEZ
  13. (19) 207.30 Samuel CONTESTI
  14. (23) 201.39 Michal BREZINA
  15. (27) 197.13 Ross MINER
  16. (29) 195.71 Alexander MAJOROV
  17. (30) 195.13 Nan SONG
  18. (38) 189.00 Peter LIEBERS
  19. (40) 188.20 Adrian SCHULTHEISS
  20. (47) 182.06 Misha GE
  21. (50) 178.34 Paolo BACCHINI
Qui invece qualche dichiarazione degli atleti:

Verso i Mondiali: la gara femminile

In questi giorni stanno arrivando a Mosca tutti gli atleti e, mentre compaiono le prime foto dagli allenamenti, arrivano anche le ultime dichiarazioni ed interviste prima della gara.
In tre discipline, tra i favoriti ci sono atleti che questa stagione non abbiamo ancora visto in gara, Yu Na Kim e Virtue / Moir (in realtà abbiamo già visto la loro SD ai Four Continents), oppure al loro esordio insieme in una grande competizione, Volosozhar / Trankov.

La campionessa olimpica, dopo il cambio di allenatore, debutterà proprio ai Mondiali coi suoi nuovi programmi su "Giselle" e "Arirang". Yu Na, che nell'ultimo mese era tornata ad allenarsi in Corea del Sud in modo da poter anche partecipare ad un paio di eventi per promuovere la candidatura di Pyeongchang ad ospitare le Olimpiadi del 2018, ha dichiarato di sentirsi al top della forma e di puntare al suo secondo titolo (dopo quello del 2009), e in effetti i primi allenamenti ufficiali sono molto buoni.
Il rinvio dei campionati dopo la tragedia che ha colpito il Giappone è stato per la Kim positivo, perchè le ha permesso di raggiungere una maggiore tranquillità in vista della gara e contemporaneamente di rifinire ulteriormente i suoi programmi. Alla classica domanda a proposito delle rivali, Yu Na ha risposto di non esser preoccupata dalla gara delle altre atlete, dal momento che il suo obiettivo è pattinare al meglio i suoi programmi.
Tra le rivali, prima di tutto c'è Mao Asada, la rivale storica, che nonostante abbia avuto una stagione difficile (anche lei ha cambiato allenatore e ha modificato la sua tecnica nei salti) cercherà di difendere il suo titolo: l'atleta giapponese ha dichiarato che il rinvio dei mondiali in un primo momento l'ha colpita negativamente, ma dopo essersi presa qualche giorno di riposo, ha ripreso a pieno ritmo ed ora si sente pronta; spera con la sua performance di offrire conforto alle vittime del terremoto.
Miki Ando è pure una delle favorite della vigilia: la campionessa mondiale del 2007 quest'anno ha vinto entrambe le sue prove di Grand Prix e nonostante una battuta d'arresto proprio nella finale del GP, ha poi vinto i Nazionali davanti alla Asada e quindi ha proseguito con la vittoria ai Quattro Continenti.
La Ando che detiene il miglior punteggio stagionale (201.34), ottenuto proprio ai Four Continents quando per la prima volta ha superato i 200 punti, ha pure lavorato sui dettagli del suo short (cambiato subito prima della finale del GP) nell'ultimo mese.


Mentre queste tre atlete sono le favorite della vigilia per il titolo, bisogna ricordare anche le due americane, Alissa Czisny e Rachael Flatt, Carolina Kostner e la terza giapponese, Kanako Murakami, quali possibili favorite per una medaglia. 
Infatti l'elegante Alissa Czisny, dopo un periodo di crisi, quest'anno ha vinto la Finale del GP ed i Nazionali, mentre la sua compagna di squadra, Rachael Flatt, ha sempre dimostrato una buona consistenza tecnica ed inoltre col nuovo short sulle musiche di "East of Eden", presentato ai nazionali, ha evidenziato meglio anche l'aspetto artistico dei suoi programmi.
Alissa, ai suoi terzi mondiali non solo può migliorare decisamente i risultati precedenti (15° e 11°), ma può anzi puntare molto in alto. L'atleta ha dichiarato, che dopo l'incertezza iniziale sulla sorte dei Mondiali, il rinvio le ha dato la possibilità di prepararsi ancora meglio mentalmente e fisicamente.
Rachael Flatt pure ha approfittato del rinvio per lavorare sui dettagli artistici dei suoi programmi, soprattutto del Free, e crede che ai Mondiali, dal momento che saranno tutti un po' più stanchi, la vittoria andrà a chi dimosterà di volerla di più e darà tutto in gara.
Carolina Kostner invece arriva ai Mondiali da numero uno del ranking mondiale: anche lei, quest'anno sembra essersi ritrovata e dopo le medaglie nel Grand Prix, l'argento alla finale GP (la sua terza medaglia in carriera nelle finali GP) e l'argento europeo (dove aveva rimontato cinque posizioni grazie ad un ottimo libero) può provare a conquistare anche la sua terza medaglia mondiale (dopo il bronzo del 2005 e l'argento del 2008). 
Carolina, che ha dimostrato al Gardena Spring Trophy di aver recuperato il triplo flip, punta pure ad una medaglia, ma senza farsi troppe pressioni. In un'intervista a "La Stampa" ha confermato di aver cambiato atteggiamento verso la gara e di non esser più disposta a soffrire per le pressioni e le aspettative altrui, ma di voler divertirsi mentre pattina: questo atteggiamento sembra averle fatto un gran bene durante questa stagione e quindi speriamo che riesca a mantenerlo anche durante i Mondiali.

Da non dimenticare infine, la terza giapponese, Kanako Murakami, le due russe, Leonova e Makarova, la finlandese Korpi, le canadesi Phaneuf e Samson.
Infine, per l'Italia partecipa anche Roberta Rodeghiero, all'esordio nella rassegna iridata.

I migliori punteggi di stagione delle atlete partecipanti ai Mondiali:
NB: tra parentesi la posizione nella classifica generale (comprese quindi le atlete non partecipanti, come Mirai Nagasu, che avrebbe il terzo SB e Adelina Sotnikova, col suo sesto punteggio)
  1. (1) 201.34 Miki ANDO     
  2. (2) 196.30 Mao ASADA
  3. (4) 180.75 Alissa CZISNY
  4. (5) 180.31 Rachael FLATT
  5. (7) 178.60 Carolina KOSTNER
  6. (8) 178.59 Kanako MURAKAMI
  7. (12) 169.74 Kiira KORPI
  8. (15) 165.00 Ksenia MAKAROVA
  9. (16) 163.14 Cynthia PHANEUF
  10. (23) 154.31 Alena LEONOVA
  11. (27) 152.05 Myriane SAMSON
  12. (28) 151.66 Viktoria HELGESSON
  13. (30) 150.66 Ira VANNUT
  14. (33) 147.96 Elene GEDEVANISHVILI
  15. (34) 147.15 Min-Jeong KWAK
  16. (35) 146.90 Joshi HELGESSON
  17. (36) 143.60 Sonia LAFUENTE

Ecco qui alcuni link diretti alle dichiarazioni delle atlete:
Yu Na Kim
Mao Asada
Alissa Czisny
Rachael Flatt
Carolina Kostner
Roberta Rodeghiero

22 aprile 2011

Nuova coppia Canadese: Dubè - Wolfe

Poco più di un mese fa Jessica Dubè e Bryce Davison, fermi questa stagione a causa del brutto infortunio di Bryce, avevano annunciato la fine della loro esperienza insieme sul ghiaccio. Mentre Bryce ha appena ricominciato a pattinare, Jessica, dopo aver gareggiato nell'individuale agli scorsi campionati canadesi, ha annunciato pochi giorni fa di aver trovato un nuovo partner, Sébastien Wolfe. Sébastien ha conquistato due argenti consecutivi agli ultimi nazionali canadesi junior, pattinando in coppia con Tara Hancherow.
Quest'anno per Sébastien, classe 1990, era l'ultimo anno da junior ed esordirà quindi nei senior con Jessica Dubé. Tara invece, nata nel 1995, rimarrà tra gli junior ed è attualmente alla ricerca di un nuovo partner.