La federazione giapponese aveva cercato di trovare un'alternativa per svolgere lo stesso i mondiali in Giappone (in una località più a sud di Tokyo e in ottobre), ma oggi ha rinunciato ufficialmente ad ospitarli.
L'ISU che aveva atteso questa risposta definitiva dal Giappone, sta ora già lavorando per trovare una sede alternativa, che sarà annunciata nei prossimi giorni.
Da un lato, quindi dobbiamo ancora attendere per sapere se e quando si svolgeranno i mondiali, d'altro lato però bisogna ricordare che la decisione non è affatto semplice. L'ISU si era presumibilmente (anche stando al comunicato precedente) già informata sulla serietà delle offerte di altri paesi, ma ha giustamente atteso la Federazione giapponese prima di annullare definitivamente la rassegna di Tokyo.
Nel frattempo, si erano susseguite le voci sugli altri paesi (alimentate in gran parte da locali, giornalisti ed appassionati), ma concretamente sembra che finora soltanto Finlandia e Russia siano decise a portare avanti la propria candidatura.
In Finlandia avevano proposto in un primo momento Turku come possibile sede, mentre ora la candidatura ufficiale verrà inoltrata per Helsinki, dove i mondiali potrebbero svolgersi l'ultima settimana di aprile.
La candidatura di Mosca è stata invece ribadita alla stampa e verrà ufficialmente inoltrata oggi, in tal caso la Russia preferirebbe organizzare i mondiali prima del 29 maggio (o dopo il 15 maggio), in modo da evitare la coincidenza coi mondiali di hockey.
Anche gli Stati Uniti vorrebbero candidare Lake Placid o Colorado Springs, ma finora non è giunta nessuna notizia ufficiale dalla Federazione americana.
Ottavio Cinquanta ha dichiarato che mercoledì o giovedì il consiglio dell'ISU si riunirà per votare la nuova sede, che si spera di riuscire ad annunciare entro venerdì.
La nuova sede dovrebbe offrire un palaghiaccio da almeno 8000 spettatori, una pista per gli allenamenti, posti in albergo per circa 700 persone ed una copertura televisiva adeguata per tutto l'evento (con i diritti televisivi gratuiti per l'ISU e le televisioni che hanno già pagato all'ISU i diritti).
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