Si è appena concluso il programma libero maschile e, dopo aver detto che il risultato del corto lasciava prevedere un libero poco emozionante, siamo costretti a ricrederci.
Ma cerchiamo di andare con ordine.
Il primo a scendere sul ghiaccio, è stato proprio Paolo Bacchini, che ha pattinato un ottimo libero, aperto con un perfetto triplo axel e seguito da triplo lutz-doppio toeloop, triplo loop, triplo salchow-triplo toeloop, triplo flip-doppio toeloop, dopppio axel, triplo salchow e di nuovo doppio axel, inoltre buoni anche i livelli delle trottole (un 4 e due 3). Paolo ottiene 124.17 punti, nuovo personal best, con 64.87 di punti per il tecnico e 59.30 per l'artistico, che costituiscono il ventesimo punteggio del libero e gli permettono di risalire in ventunesima posizione totale.
Nel primo gruppo, dopo Paolo Bacchini, pattinano anche il cinese Nan Song (solo doppio il progettato quadruplo toeloop e quindi una caduta sul triplo axel ed il filo sbagliato sul flip) e il monegasco Kim Lucine (caduto sul triplo axel iniziale e col secondo flip uscito doppio) che terminano la gara rispettivamente in ventiduesima (con 176.09 punti totali, di cui 112.31 nel libero) e ventitreesima (con 171.93 punti totali, di cui 113.12 nel libero) posizione. Ci sono poi i due canadesi Kevin Reynolds e Joey Russel. Kevin che aveva iniziato la stagione proponendo nel Grand Prix ben due quadrupli in uno short, inizia anche il libero coi due quadrupli, ma sia sul salchow che sul toeloop cade (ed i salti sono sottoruotati). Inoltre cade anche sul successivo triplo axel (questo poi degradato), ma dopo questo brutto inizio di programma, si riprende nella seconda parte, che porta a termine piuttosto bene: comunque i 122.87 punti nel libero, 187.23 totali che valgono la ventesima posizione non gli permettono di difendere l'ottimo piazzamento dello scorso anno (quando arrivò undicesimo). Anche Joey Russel non può essere soddisfatto del suo libero, in cui cade due volte (sul triplo lutz, poi degradato, e sul doppio flip), manca il triplo axel e commette altre imprecisioni, ottenendo 107.04 punti, per un totale di 168.73 punti, e scivola in ventiquattresima posizione.
Il migliore di questo gruppo è il giovane belga Jorik Hendrickx che, pur senza triplo axel, realizza molto bene tutti i suoi elementi (tranne il filo del flip),ottiene 127.50 punti nel libero, 188.24 totali, e la diciannovesima posizione complessiva.
Il gruppo successivo è aperto da uno straordinario Javier Fernandez, che apre l'ormai collaudatissimo "Pirati dei Caraibi" con due quadrupli: toeloop e salchow, entrambi eseguiti molto bene, seguiti poi da due tripli axel (di cui il secondo in combinazione col triplo toeloop). Javier però cade anche nella sequenza triplo lutz e doppio axel, ma ottiene comunque il decimo libero (149.10 punti, 84.32+65.78, forse un po' sottopagato nei components), che gli permette di risalire proprio alla decima posizione finale (218.26) e permettere quindi alla Spagna di avere due uomini l'anno prossimo ai mondiali.
Dopo Fernandez, pattinano il belga Kevin van der Perren (che realizza il primo quadruplo toeloop, ma manca il secondo in combinazione, facendo doppio-doppio toeloop, 128.76, complessivo sarà quindi di 197.10, diciasettesima posizione finale), l'ucraino Anton Kovalevski (136.48, complessivo sarà quindi di 201.64, sedicesima posizione finale) e il tedesco Peter Liebers (137.86, complessivo sarà quindi di 205.59, quindicesima posizione finale). E quindi il turno dell'americano Ross Miner, che pattina un grande libero, preciso, con due tripli axel (di cui il primo in combinazione), ed ottiene 147.53 punti, per un complessivo di 217.93 punti che gli permettono di risalire in undicesima posizione finale (ottimo debutto mondiale il suo quindi).
Chiude questo gruppo Samuel Contesti, che purtroppo manca il triplo axel iniziale (doppio), prosegue con un buon triplo flip e col triplo lutz, quindi viene la combinazione triplo axel-doppio toeloop-doppio toeloop, il triplo loop, doppio axel-doppio toeloop, triplo salchow-doppio toeloop, ma quindi aggiunge l'ultima combinazione triplo toeloop-doppio loop, che il regolamento vieta: infatti ci possono essere solo tre combinazioni nel libero e quest'ultima è la quarta combinazione per Samuel. L'elemento viene quindi ritenuto invalido e non viene conteggiato, e l'azzurro perde quindi punti preziosi. Il suo libero ottiene 131.81 punti, per un totale di 196.40 che non gli permettono di risalire dalla diciottesima posizione dello short.
Il penultimo gruppo si apre con un grande Brian Joubert, che realizza un bel primo quadruplo toeloop, mentre il secondo esce solo triplo e prosegue poi molto bene, inoltre la musica, la nona sinfonia di Beethoven si adatta al suo stile e riesce a coinvolgere il pubblico. Brian otterrà il quarto libero con 156.38 punti, 227.67 punti complessivi che gli permettono di risalire una posizione: alla fine della gara sarà ottavo.
Dopo di lui, un altro veterano, Tomas Verner, che però non è in giornata: cade sul quadruplo toeloop iniziale (degradato), in difficoltà anche sul secondo axel, solo doppio, e alcune imprecisioni, per cui Tomas ottiene 140.93 punti, 216.87 totali, e scivola in dodicesima posizione finale. Il secondo esordiente americano, Richard Dornbush pattina invece molto bene (unico errore il salchow, uscito doppio) e ottiene l'ottavo libero con 151.88 punti, 222.42 finali e la rimonta fino alla nona posizione complessiva (dall'undicesima dello short).
Molto bene anche Michal Brezina, rivale di Verner in Repubblica Ceca, che dopo aver saltato la prima parte della stagione per un infortunio, ha deciso di mantenere lo stesso libero dell'anno scorso. Michal inizia il suo programma in modo straordinario con pochi passi che lo portano al triplo axel, a cui seguono gli altissimi quadrupli, prima il toeloop e poi il salchow, quindi la combinazione triplo axel-doppio toeloop, poi triplo flip-triplo toeloop, il doppio axel. Purtroppo nella seconda metà del programma Michal paga la stanchezza e cade sia sul triplo lutz che sul triplo flip. Il suo programma viene comunque apprezzato molto anche dai giudici (alti anche i components) ed ottiene 156.11 punti (quinto libero), per un totale di 233.61 punti che lo porterà ai piedi del podio, in quarta posizione.
Chiudono il penultimo gruppo le due performance, più negative, di Ryan Bradley e Denis Ten. Il campione nazionale statunitense riesce nei due quadrupli (ma al secondo, dove deve esserci la combinazione, riesce ad aggiungere solo un toeloop semplice, tra l'altro sottoruotato), ma la sua performance manca forse d'incisività ed ottiene 142.26 punti, 212.71 totali, per la tredicesima posizione; il giovane kazako, allenato da Frank Carroll, invece cade in entrambi i suoi tripli axel e purtroppo l'ottima sequenza di passi non basta e Denis con 138.99 punti nel libero, 209.99 complessivi, scivola in quattordicesima posizione (era decimo).
Eccoci quindi all'ultimo gruppo, dove è veramente successo di tutto.
Primo a pattinare è il favorito e leader dello short Patrick Chan: un libero magnifico, sulle note del Fantasma dell'Opera, che si apre coi due quadrupli toeloop (il secondo in combinazione col triplo toeloop), seguono altri sei tripli, con un'unica incertezza all'uscita del primo triplo axel, ma questo programma esalta la fluidità del pattinaggio di Chan e lo consacra, meritatamente, campione del mondo. Punteggio altissimo, nuovo record, nel libero: ben 187.96 punti per un totale ancora più eccezionale di 280.98 punti.
Dopo di lui è il turno di Nobunari Oda, secondo dopo lo short, ma il giapponese butta all'aria la medaglia con un errore banalissimo: nella combinazione iniziale non viene il quadruplo e Nobunari realizzza due tripli toeloop. A questo punto però non potrebbe più mettere un triplo toeloop in combinazione, e invece il nipponico prosegue con triplo axel-triplo toeloop e si vede perciò invalidare questa combinazione. Eppure Nobunari ha già commesso più volte quest'anno quest'errore e i suoi stessi tecnici a vederglielo rifare scuotono la testa. Peccato perchè il programma era veramente molto bello e pattinato benissimo, quindi dispiace veder Oda scivolare in classifica solo per questo problema "matematico": ottiene solo 150.69 punti, per un totale di 232.50 punti che lo fanno scivolare in sesta posizione (con questo errore ha gettato al vento quella quindicina di punti che lo avrebbero tenuto sul podio).
Artur Gachinski quindi esegue elementi tecnici molto buoni (quadruplo toeloop, triplo axel-doppio toeloop-doppio loop, triplo axel, triplo lutz-triplo toeloop, triplo loop, triplo lutz, triplo flip, però col filo sbagliato, due doppi axel) e nonostante dal punto di vista artistico sia ancora acerbo e la coreografia non lo aiuti molto, dimostra comunque un grande controllo del proprio programma e un buon carisma, ottiene il terzo punteggio nel libero, 163.52, con il terzo punteggio tecnico (85.66) ed il quinto nell'artistico (77.86). Nel complessivo ottiene 241.86 punti e sale sul podio, eguagliando l'esordio mondiale di Plushenko (che fu bronzo all'esordio nel 1998), di cui è l'erede più che dichiarato (si parla di lui da anni).
Daisuke Takahashi entra in pista pronto a difendere il titolo mondiale ottenuto l'anno scorso e va per il quadruplo. Ma proprio nella puntata del salto la lama si stacca dal tallone del pattino e dopo essersi salvato nel salto, comunque singolo e con step out (per fortuna non sembra essersi fatto male alla caviglia), Daisuke si ferma e si rivolge ai giudici per chiedere l'interruzione. In qualche modo il team giapponese riesce, nei due minuti di sospensione, a stringerli la vite del pattino, e Daisuke riparte alla grande infilando subito triplo flip-triplo toeloop e triplo loop-doppio loop-doppio toeloop, pattina un programma stupendo, esaltando le sue capacità artistiche nelle transitions e nelle sequenze di passi, ma bisogna anche annotare la caduta sul triplo salchow. Per lui saranno 152.72 punti, nel complessivo 232.97 punti che lo fanno scivolare in quinta posizione.
Subito dopo deve pattinare Takahiko Kozuka, che si ritrova sulle spalle tutte le aspettative del Giappone, dopo che entrambi i compagni sono scivolati via dal podio. E Takahiko è stato all'altezza e ha pattinato un libero stupendo (180.79). Il punteggio tecnico è il migliore della gara, superiore a quello di Chan, con il quadruplo toeloop, otto tripli (di cui due axel), l'artistico è il secondo e Takahiko ottiene l'argento con 258.41 punti.
Chiude questo gruppo pieno di sorprese il campione europeo Florent Amodio, che prova a fare il ribelle aggiungendo al suo programma di Michael Jackson la parte cantata (vietata in gara), ma i giudici non lo sanzionano per questo. Florent pattina un libero discreto, con diverse imprecisioni sui salti e nei livelli degli altri elementi, scatenandosi in puro stile "disco on ice". Ottiene 152.04 punti, 229.68 totali, scivolando in settima posizione (dalla quinta dello short).
Si conclude in questo modo una gara che ha visto il trionfo (annunciato) di Chan, ma anche un ultimo gruppo che potrebbe venir ricordato come uno dei più "folli" (benevolmente parlando) degli ultimi anni.
Qui i risultati ufficiali.