Settembre 2011

Ciao a tutti e benvenuti su questo blog!
D'ora in avanti, il blog cambierà leggermente contenuti: non posterò più notizie varie (del resto avrete notato che è un po' che mancano aggiornamenti), ma mi limiterò a foto di alcuni eventi e commenti vari.
A presto!
Dreaming on Ice



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4 aprile 2011

21. Gardena Spring Trophy

Si è svolto nel weekend il 21. Gardena Spring Trophy, a Selva Val Gardena, che ha visto in gara novice, junior, e per la prima volta anche i senior.

Tra le ragazze novice vittoria della giapponese Riona Kato (102.79 punti) davanti alla connazionale Sanako Noma (94.68), salita sul secondo gradino del podio con un quarto posto parziale nello short ed un terzo nel libero. Terza l'italiana Micol Cristini (94.04) risalita dalla quinta posizione dello short grazie ad un buon secondo libero. Percorso inverso invece per la seconda dello short, la tedesca Annabelle Proelss (90.20), che col quarto libero scivola ai piedi del podio.
Erano presenti altre tre italiane: settima Guia Tagliapietra (80.54), quattordicesima Kristina Bustamante (67.57) e diciassettesima Giorgia Gravina (57.92).

In gara nove ragazzi, tra cui ha vinto lo statunitense Emmanuel Savary (115.17), davanti al norvegese Sondre Oddvoll Boe (90.69), mentre il bronzo è andato a Carlo Vittorio Palermo (90.27), risalito dal quarto posto dello short grazie al secondo libero. Guadagna una posizione nel libero anche l'altro italiano Adrien Bannister (81.50), al quarto posto finale, mentre Francesco Bellomo (76.36) si trova al sesto posto, Matteo Rizzo al settimo (74.02) e Marco Zandron chiude nono (71.23).

Altro bronzo per l'Italia anche tra le ragazze Junior, grazie a Giada Russo (108.89), che chiude dietro alle due statunitensi Lauren Dinh (127.21) e Katarina Kulgeyko (113.51). Settima Victoria Manni (100.85), dodicesima Silvia Monti (87.76), quattordicesima Silvia Martinelli (86.53), sedicesima Silvia Lovison (78.85) e subito dietro Romina Anesi (78.78).

Agli statunitensi è invece riuscito l'en plein nel podio junior maschile, dove Harrison Choate (158.76) ha vinto davanti a Philip Warren (146.70) e Shotaro Omori (130.87). I tre azzurri in gara sono arrivati rispettivamente nono, Cesare Bellomo (107.36), decimo, Antonio Panfili (104.39) e undicesimo, Alessandro Pezzoli (102.75).

Per la prima volta erano in gara i senior, e tra questi erano attesi gli azzurri Carolina Kostner e Paolo Bacchini che a fine mese parteciperanno ai Mondiali di Mosca.
Carolina Kostner ha vinto senza nessun problema la gara, riproponendo anche il triplo flip. Nello short Carolina ha ben eseguito la combinazione triplo toeloop-doppio toeloop, il doppio axel e soprattutto la sequenza di passi che ha ottenuto un livello 4 e dei GOE molto positivi; d'altro lato Carolina ha anche provato ad inserire il triplo flip, che però è venuto solo doppio e quindi il suo programma è stato penalizzato dall'assenza del salto triplo (obbligatorio nello short femminile, ed in caso di mancata riuscita i GOE sono tutti, come in questo caso, -3). Nello short comunque Carolina ha ottenuto 58.24 punti, dieci in più della giapponese Haruka Imai che ha aperto con una combinazione triplo salchow - triplo toeloop (ma entrambi i salti erano sottoruotati) e ha chiuso con 47.89. Terza un'altra giapponese, Ayumi Goto, che è caduta sul triplo toeloop iniziale, ma ha poi avuto la prontezza di recuperare la combinazione (anch'essa obbligatoria nello short) sul salto seguente, eseguendo triplo flip-doppio toeloop.

Nel libero Carolina ha aperto con un bel triplo flip, seguito da doppio axel, doppio axel-doppio toeloop, triplo salchow, mentre poi sono arrivati i problemi col triplo loop, degradato due volte di seguito (nel primo dei due si è "salvata" appoggiando la mano), ed in chiusura l'ultima combinazione è venuta salchow semplice - toeloop semplice. Ciononostante ottime le trottole e sempre molto belli i passi e l'interpretazione, che le hanno permesso di ottenere 109.76 punti, per un complessivo di 168 punti e la vittoria sul ghiaccio di casa (Selva si trova a 5-6 km da Ortisei).
Con il secondo libero (93.13) ed il miglior punteggio tecnico, Ayumi Goto ha vinto l'argento con 138.25 punti complessivi. Ha aperto con la combinazione triplo salchow-triplo toeloop (sottoruotato quest'ultimo), seguiti da triplo loop (sottoruotato), triplo flip, doppio axel, triplo lutz (dal filo sbagliato), triplo toeloop-doppio toeloop e triplo salchow, mentre ha perso qualche livello sulle trottole (solo alla combinata è stato riconosciuto il livello 3).
Haruka Imai, che era davanti alla connazionale dopo lo short, ha aperto anche lei con il triplo salchow-triplo toeloop (entrambi sottoruotati), seguiti da triplo loop-doppio toeloop, triplo flip, doppio axel (sottoruotato), triplo salchow (sottoruotato)-doppio toeloop, triplo loop (sottoruotato) e l'ultimo doppio axel (sottoruotato) in cui è caduta. Nel libero ha ottenuto 88.43 punti, che con un complessivo di 136.32 l'hanno fatta scivolare al terzo posto.
Quarta la statunitense Joelle Foerte (125 punti, risalita dal sesto short), quinta l'austriaca Kerstin Frank (124.92), sesta l'italiana Carol Bressanutti (123.63, che ha pagato una caduta nel libero, scivolando così dal quarto posto dello short). Amelia Schwienbacher con 103.59 punti ha chiuso al nono posto, mentre all'undicesimo posto troviamo Francesca Rio (98.66) e al dodicesimo Caterina Andermarcher (94.77).

Tra gli otto atleti della gara maschile vittoria invece a sorpresa per il russo Vladislav Sezganov, davanti ai più quotati Paolo Bacchini e Takahito Mura.
Dopo lo short era infatti al comando il giapponese con 69.79 punti, che aveva tentato il quadruplo toeloop (sottoruotato e caduto però), seguito da un buon triplo axel e dalla combinazione triplo lutz-triplo toeloop, davanti al russo Sezganov (68.86) che aveva aperto col triplo axel, seguito anche in questo caso da triplo lutz-triplo toeloop e poi dal triplo loop. Stessi salti anche per Paolo Bacchini, che aveva aperto col triplo axel, poi triplo lutz-triplo toeloop e quindi triplo loop, per un totale di 66.55 punti.
Al quarto posto, nello short, si era piazzato il secondo azzurro, Paul Bonifacio Parkinson (60.49), che aveva anche lui provato il triplo axel (salvato a fatica), seguito da triplo lutz-triplo toeloop e quindi doppio flip (penalizzato perchè nello short è richiesto un salto triplo), seguivano il giapponese Ryuju Hino (59.22) e il kazako Abzal Rakimgaliyev (59.05).
Il libero invece è stato vinto da un ottimo Paolo Bacchini, che ha ottenuto 127.90 punti in questo segmento di gara, ben 7 in più del suo personal best stabilito agli Europei del 2010. Anche nel libero Paolo ha aperto col triplo axel (salvato con molta fatica), seguito da triplo lutz-triplo toeloop, triplo loop, triplo salchow-triplo toeloop, triplo flip (filo sbagliato), doppio axel, triplo salchow-doppio toeloop-doppio toeloop e un altro doppio axel, e ottime anche le trottole.
Secondo con 127.23 punti il russo Vladislav Sezganov, che vince la gara grazie al complessivo di 196.09, mentre Paolo ottiene l'argento con un complessivo di 194.45.
Finora Sezganov, classe 1988, allenato da Rugavtsin a San Pietroburgo, aveva gareggiato soltanto nel campionato russo, per lui quindi un ottimo esordio a livello internazionale. Nel suo libero ha proposto ben due tripli axel, di cui il primo in combinazione col doppio toeloop, seguiti da triplo flip, triplo loop, triplo lutz-doppio toeloop-doppiotoeloop, doppio axel-doppio toeloop, triplo lutz e doppio axel.
Takahito Mura ha invece aperto con il quadruplo toeloop, su cui però è caduto, seguito da un buon triplo axel, un triplo flip (col filo sbagliato e con mano giù), triplo lutz-doppio toeloop, axel semplice, triplo loop, doppio salchow e triplo lutz. Con 123.03 punti ha quindi perso la prima posizione, scivolando sul terzo gradino del podio con un totale di 192.82 punti.
Alle sue spalle, il kazako Rakimgaliyev con 173.90 punti è risalito fino al quarto posto, mentre ha perso una posizione Paul Bonifacio Parkinson (caduto sul triplo axel iniziale) con 173.69 punti.

Qui i risultati ufficiali.


Nota a margine a proposito della polemica suscitata dall'intervista che in settimana aveva visto la Kostner riaprire la questione dei suoi rapporti col CONI, lamentandosi di essere stata abbandonata dopo Vancouver, e a cui Petrucci aveva risposto di non capire: in una seconda intervista, rilasciata durante il Gardena Spring Trophy ad un giornale locale, si legge che l'entourage dell'atleta averebbe definito non recenti queste dichiarazioni.

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